I marò ai parlamentari: siamo soldati, soffriamo con dignità
MondoMassimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due fucilieri sotto processo in India, hanno ricevuto una delegazione italiana. “La vostra iniziativa ci fa sentire la voce del nostro Paese”. Casini a Sky TG24: "Incontro toccante"
“Udienza del 3 febbraio? Siamo con i piedi per terra” - Rispondendo a una domanda sulle aspettative per l’udienza della Corte Suprema che si terrà il prossimo 3 febbraio relativa al ricorso italiano, Massimiliano Latorre ha detto: "Stiamo con i piedi per terra. C'è un team che intorno a noi lavora sul caso e agirà di conseguenza". I due fucilieri, che indossavano la divisa, erano seduti a un tavolo negli uffici dell'ambasciata circondati dai parlamentari e dai diplomatici. "Al mattino si lavora, poi sentiamo le nostre famiglie. Nel tardo pomeriggio facciamo ginnastica” hanno raccontato. L'allenamento "è importante per il fisico e lo spirito. Vogliamo tornare al nostro reparto a fare il nostro lavoro".
Casini a Sky TG24: "Incontro toccante" - "E' stato un incontro toccante, sono dei ragazzi straordinari che vivono con grande dignità una condizione veramente difficile". Lo ha detto il presidente della comissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini, ai microfoni di Sky TG24, dopo l'incontro: "Penso veramente che la più grande soddisfazione è stata ricevere il grazie da parte loro per la nostra visita".
Dal Senato hanno preso parte all’incontro anche Nicola Latorre, presidente commissione Difesa, i senatori Maurizio Gasparri (Forza Italia), Marcello Gualdani (Nuovo centrodestra), Riccardo Nencini (Partito socialista), Luis Alberto Orellana (M5s) e Antonio Fabio Maria Scarone (Gal). Dalla Camera: Fabrizio Cicchitto, presidente commissione Esteri, Elio Vito, presidente della commissione Difesa, i deputati Andrea Causin (Scelta civica), Edmondo Cirielli (Fratelli d'Italia), Daniele Del Grosso (M5s), Donatella Duranti (Sel), Gianluca Pini (Lega Nord), Domenico Rossi (Popolari per l'Italia) e Gian Piero Scanu (Pd).
Latorre e Girone:"Non immaginate quanto sia importante xnoi questa missione,ci fa sentire la voce dell'Italia” #marò pic.twitter.com/fjhdLZ9fxW
— PierferdinandoCasini (@Pierferdinando) 27 Gennaio 2014
Bonino: “Nostra posizione solida, non abbiamo scelto la linea degli urli” – Sul caso dei marò è tornata oggi anche il ministro degli Esteri Emma Bonino. “Sulla vicenda dei marò, il governo ha scelto la linea non degli urli, senza slabbrature, con una posizione solida anche dal punto di vista giuridico: questa era la strada da seguire" ha detto intervistata a Radio24. Per Bonino all'origine della vicenda ci sono anche "personaggi che ora si agitano molto". Un esempio? "La legge La Russa, il cui decreto prevedeva la presenza di militari su navi civili senza stabilire per bene le linee di comando, tutto questo sarà utile rivederlo".