Cesare Battisti rischia l'espulsione dal Brasile

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Il Tribunale superiore di giustizia brasiliano ha respinto il ricorso dell'ex terrorista, condannato in Italia per 4 omicidi, contro una condanna per la falsificazione di timbri del servizio immigrazione sul passaporto con il quale entrò nel Paese

Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo condannato all'ergastolo in Italia, rischia l'espulsione dal Brasile. Il Tribunale superiore di giustizia brasiliano (Stj) ha infatti respinto il suo ricorso contro una condanna per la falsificazione di timbri del servizio immigrazione sul passaporto con il quale entrò nel Paese, nel 2004. Come riferisce la stampa brasiliana, copia della sentenza sarà trasmessa al ministro della Giustizia Jose Eduardo Cardozo per "le misure ritenute ragionevoli".

Battisti rischia l'espulsione
- La legge brasiliana infatti prevede fino all'espulsione per chi falsifica i documenti per ottenere l'ingresso o il soggiorno nel Paese.
Battisti, 59 anni, è stato condannato all'ergastolo in contumacia in Italia nel 1993 per quattro omicidi compiuti alla fine degli anni '70 (la scheda). Dopo esser fuggito dalla Francia nel timore di una possibile estradizione, era riparato in Brasile dove però era stato arrestato nel 2007. Trascorsi 4 anni e 4 mesi in carcere a Brasilia, era stato liberato il 9 giugno 2011 (FOTO), poche ore dopo che la Corte Suprema aveva bocciato la richiesta di estradizione in Italia (TUTTI I VIDEO), accordandogli poi lo status di rifugiato politico.

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