India, i duè marò liberi su cauzione

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I due militari italiani fermati in India

La tv indiana Cnn-Ibn: "La Corte del Kerala ha concesso la libertà dietro il pagamento di venti milioni di rupie per i militari accusati di aver ucciso due pescatori". Il console italiano: "Non abbiamo ancora l'ordinanza"

L'Alta Corte del Kerala ha concesso la libertà dietro cauzione ai marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani. A riferirlo è stata la tv indiana Cnn-Ibn.
Consultato dall'agenzia Ansa, il console generale Giampaolo Cutillo che coordina il team italiano in Kerala, ha confermato che "questo sembra essere l'orientamento, ma che ancora non abbiamo in mano l'ordinanza firmata dal giudice".
Secondo la tv fra le condizioni poste vi è il deposito di dieci milioni di rupie (143.000 euro) per ciascun marò e la designazione per loro di due garanti indiani.
Inoltre, Latorre e Girone non dovranno lasciare il Kerala per essere disponibili per il processo. Sostenendo la richiesta di concessione della libertà dietro cauzione, i legali dei marò avevano assicurato che gli imputati "non avrebbero abbandonato il paese, né cercato di manomettere le prove o di intimidire i testimoni".

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