Usa 2012, Romney vince in Arizona e Michigan

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L’ex governatore del Massachusetts ha battuto Rick Santorum nelle primarie repubblicane. “Wow che notte” ha commentato. Ma il suo principale rivale non molla: “Un mese fa non sapevano chi eravamo, ora sì”

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Mitt Romney ha rimesso in carreggiata la sua corsa alla nomination repubblicana per la Casa Bianca vincendo le primarie in Arizona e Michigan. L'ex governatore del Massachusetts ha staccato nettamente il principale rivale Rick Santorum in Arizona, dove ha riportato un vantaggio di 21 punti con il 47% di voti, ma l'ha spuntata di misura nel suo Michigan, dove ha vinto con appena il 41% contro il 38% dell'ex senatore italo-americano.

"Wow, che notte!", ha commentato un sollevato Romney davanti ai suoi fan (qui il discorso dopo la vittoria, in inglese). Santorum, però, non molla: "Un mese fa non sapevano chi eravamo, ora lo sanno", ha dichiarato. A questo punto la corsa potrebbe essere indirizzata dal Super Tuesday, il 6 marzo, quando si voterà in 11 Stati.

Per Romney una sconfitta in Michigan sarebbe stata disastrosa: lo Stato del Midwest gli ha dato i natali ma soprattutto ha visto suo padre come amato governatore. Senza contare che il miliardario mormone aveva investito massicci fondi per evitare di scivolare in casa a una settimana dal Super Tuesday. La corsa per decidere chi sarà lo sfidante di Barack Obama a novembre resta comunque apertissima, anche perché per Romney il numero di delegati necessario per ipotecare la Convention repubblicana è molto lontano.

Lo scarto del 3% in Michigan è inferiore a quello a doppia cifra che Romney inflisse nel 2008 al futuro candidato repubblicano John McCain, come ha ammesso lui stesso: "Non abbiamo vinto di molto, abbiamo vinto di quel tanto che basta e questo è quello che importa", ha scandito davanti ai suoi sostenitori. Poi ha guardato avanti e ha rivolto il suo attacco a Obama con slogan come "Lo toglieremo da quella poltrona e lo rimanderemo a casa, dove merita di stare" o "Abbiamo bisogno di riprenderci da questa cosiddetta ripresa".

Santorum, però, è determinato ad andare avanti, consapevole che ormai la gara nel Grand Old Party è a due. L'ex speaker della Camera Newt Gingrich e il deputato del Texas Ron Paul hanno chiuso staccatissimi con percentuali tra il 20 e il 25% sia in Arizona che in Michigan). Un dato lo conforta: dalle prime analisi del voto in Michigan, gli elettori che guadagnano meno di 100mila dollari all'anno lo hanno preferito in massa rispetto al miliardario Romney

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