Tensione in Medio Oriente, Hamas: "Fine della tregua"

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Il movimento palestinese risponde così all’escalation di violenze registrata negli ultimi giorni. Dopo l’attacco agli autobus di giovedì, Israele per rappresaglia aveva attaccato la Striscia di Gaza. Intanto l’Egitto richiama l'ambasciatore da Tel Aviv

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Soffiano venti di guerra in Medio Oriente. Il movimento integralista Hamas, al potere nella Striscia di Gaza, ha annunciato di non ritenersi più vincolato dalla tregua di fatto che da oltre due anni osservava con Israele. "Non esiste più nessuna tregua con il nemico", afferma un comunicato diffuso da una delle emittenti radiofoniche della Striscia.

L'annuncio fa seguito alla forte escalation di violenze registrata negli ultimi due giorni. Dopo gli attacchi coordinati avvenuti giovedì nel deserto del Neghev in cui hanno perso la vita sei civili e due militari israeliani, le forze armate dello stato ebraico per rappresaglia hanno colpito più volte la Striscia di Gaza provocando più di 10 morti.
Chiamata in causa dalle autorità israeliane, Hamas ha negato ogni responsabilità per gli attacchi del Neghev. Ma alcune fazioni armate della Striscia per tutta la giornata di venerdì hanno risposto ai raid aerei con lancio di razzi verso il territorio israeliano.

Intanto, a testimoniare il clima sempre più rovente in Medio Oriente, l'Egitto ha richiamato il suo ambasciatore in Israele, e contestualmente ha convocato l'ambasciatore israeliano al Cairo, per protestare contro l'uccisione di tre suoi agenti della sicurezza al confine con lo Stato ebraico.
"L'Egitto - ha affermato la tv di Stato egiziana - ha deciso di richiamare il suo ambasciatore in Israele fino a quando non saranno presentate scuse ufficiali" da parte dello Stato ebraico.
Al contempo, ha sempre riferito la tv, "il governo incarica il ministro degli Esteri egiziano di convocare l'ambasciatore israeliano al Cairo... in segno di protesta per le morti causate sul lato egiziano del confine dalle sparatorie dall'altro lato della frontiera".
Il governo egiziano chiede inoltre "un'inchiesta ufficiale congiunta per chiarire le circostanze dell'incidente e che sia intrapresa un'azione legale per salvaguardare i diritti delle vittime e dei feriti egiziani".

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