Così il numero uno di News Corp al termine dell'incontro con la famiglia di Milly Dowler, l'adolescente uccisa nel 2002 da un maniaco ed il cui cellulare era stato intercettato dal News of the World. Intanto si dimette anche Les Hinton, Ceo di Dow Jones
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"Ho chiesto scusa, ma è un fatto privato". Lo ha detto Rupert Murdoch, numero uno di News Corp (gruppo di cui fa parte anche Sky Italia), al termine dell'incontro privato con la famiglia di Milly Dowler, l'adolescente uccisa nel 2002 da un maniaco ed il cui cellulare era stato intercettato dal News of the World (guarda il video in alto).
L'avvocato dei Dowler, Mark Lewis, ha dichiarato che Murdoch è apparso "mortificato", si è scusato "sinceramente" diverse volte con la famiglia e ha promesso di fare tutto il possibile per garantire che cose come questa non accadano più. "Era mortificato e scioccato ed era evidente che si trattava di una cosa che lo ha colpito da vicino, a livello personale", ha detto Lewis.
Altre scuse sono attese sabato 16 luglio con inserzioni pubblicitarie che compariranno sul Sun e il Times, di proprietà del gruppo, ma anche sui rivali Daily Mail, Daily Telegraph, Financial Times, Independent e Guardian.
Il tutto mentre Rebekah Brooks, amministratore delegato di NewsInternational, ha rassegnato le dimissioni in seguito allo scandalo. Al suo posto arriva Tom Mockridge che lascia la guida di Sky Italia.
Nella serata di venerdì 15 sono arrivate anche le dimissioni di Les Hinton, Ceo di Dow Jones. Hinton era a capo di News International all'epoca delle intercettazioni.
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