Giappone, la Tepco: “In tre mesi fermeremo le radiazioni”
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Il gestore dell’impianto di Fukushima, in cui si è verificato un incidente nucleare che come gravità è stato eguagliato a quello di Chernobyl, ha assicurato che entro 6-9 mesi saranno anche stabilizzati i reattori
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La Tepco, il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, stima di fermare del tutto la perdita di radioattività in 3 mesi, contestualmente all'avvio del sistema "stabile di raffreddamento dei reattori e delle barre di combustibile". Lo prevede il piano illustrato presentato dai vertici della società domenica 17 aprile.
Il primo passaggio è fermare la diffusione delle radiazioni ai diversi livelli, dall'acqua al sottosuolo, fino al recupero dei detriti e alla copertura degli edifici stessi, danneggiati dalle esplosioni di idrogeno avvenute nei primi giorni della crisi. Quanto alla messa in sicurezza dei reattori, la Tepco ipotizza di essere in grado di ottenere "l'arresto a freddo entro sei-nove mesi". "E' un passo importante - ha detto in un'altra conferenza stampa il ministro dell'Industria, Banri Kaieda - perché rappresenta lo sforzo per passare dalla fase d'emergenza a una di lungo periodo di stabilizzazione e superamento della crisi".
La gravità dell'incidente nucleare di Fukushima è stato portato da 5 a 7 da governo nipponico, il massimo livello della scala internazionali Ines che è anche quello dato al caso più grave, registrato a Chernobyl nel 1986. Gli esperti, tuttavia, hanno rimarcato le diversità tra i due incidenti, a partire dalla contaminazione radioattiva.
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