Anniversario Gagarin, dopo 50 anni la festa è mondiale

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Il 12 aprile 1961 il primo volo di un uomo nello Spazio fu un trionfo sovietico. Oggi la festa per quel giorno storico è diventata un evento globale. E l’Italia la celebra con un francobollo commemorativo e un convengo a Milano con gli astronauti. VIDEO

di Marcello Barisione

Sono le 9.07 a Baikonur, nel segretissimo poligono di lancio dell'Unione Sovietica quando l'enorme boato del missile Semyorka-R7 di 40 metri di altezza e quasi 280 tonnellate di peso sconquassa il cielo sereno della primavera russa (guarda il video in alto*). Il missile, soprannominato "Il terrore dell'Occidente" è una variante di un'arma balistica nata per distruggere le città americane. Ma quel giorno il suo carico è diverso. A bordo, al posto di una testata nucleare, c'è una piccola sfera di meno di due metri chiamata Vostok 1 (Oriente 1). A bordo, stipato sul una scomoda sedia in ferro, c'è Yuri Gagarin, l'addestratissimo e selezionatissimo primo astronauta dell'Unione Sovietica. Il primo uomo che cerca di raggiungere lo Spazio.

Il lancio è perfetto, l'accelerazione del Semiorka-r7 è quasi insostenibile tanto che Gagarin, nella piccola capsula riesce solo a dire "Poehali!", "Andiamo!" prima di restare senza fiato. Entrato regolarmente in orbita grazie al sistema di guida della sua Vostok Yuri compie un giro intero attorno alla Terra raggiungendo la quota massima (apogeo) 344km e minima di 190km (perigeo). Viaggiando a una velocità di oltre 27 mila chilometri all'ora, Gagarin è il primo uomo a volare nello Spazio e anche a consumare un breve pasto in volo sull'Africa. I suoi occhi sono i primi a guardare l'aspetto del nostro pianeta da una posizione così lontana. "Da quassù la Terra è bellissima, azzurra, e non ci sono confini o frontiere": disse il cosmonauta.

Dopo 78 minuti la Vostok attiva i retrorazzi e rallenta la sua corsa per rientrare in atmosfera. Il rientro è critico perché alcune parti del velivolo si surriscaldano in maniera non corretta durante il rientro. Yuri a 7000 metri di quota aziona il comando di espulsione e il suo sedile si stacca dalla Vostok prima di aprire il paracadute non senza altri problemi dovuti alla stabilità delle cinghie che reggono il paracadute. Il momento è decisivo, tutti hanno già sentito le comunicazioni del cosmonauta al mondo ma se qualcosa dovesse andare storto al Kgb hanno già pronti comunicati stampa alternativi.

Solo con il suo paracadute dopo essere stato nello spazione Gagarin atterra illeso in aperta campagna dopo 1 ora e 48 minuti. Testimoni di quel momento una madre e una figlia, abbagliate da un riflesso in cielo che accorrono per vedere un uomo con tuta arancione e casco bianco scendere dal cielo. Yuri si toglie il casco e dice alla donna spaventata: "Sono sovietico anche io" mentre militari e fotografi arrivano ad assistere il cosmonauta nei campi del kholkoz Leninsky Put. Dai suoi commilitoni apprende di essere stato nominato Maggiore e appena portato alla base trova un telegramma di Krushov, che poco dopo lo chiama e lo intrattiene una lunga e cordiale telefonata. Sempre al telefono rilascia le interviste alla Pravda e alla Izvestia.

Sono passati 50 anni da quel giorno e oggi il mondo intero rende omaggio a Gagarin trasformando questa giornata in un omaggio al primo uomo nello Spazio. Omaggi in tutti i modi, da aperitivi speciali a feste notturne in tutto il mondo sono centinaia le manifestazioni e le conferenze che ricordano Gagarin e la sua impresa. Incontri scientifici e non solo perché sarà la notte il momento più caldo della celebrazione con party in tutto il mondo. Mosca, Los Angeles, Berlino, Londra e per prima Syndey saranno le capitale della Yurisnight globale!

Anche in Italia il volo del primo uomo nello Spazio sarà ricordato con eventi, iniziative e manifestazioni. Il 12 aprile, ad esempio, le Poste emettono un francobollo commemorativo in cui Gagarin è ritratto a fianco dell'astronave Vostok 1. A Milano, sempre martedì 12 aprile, il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano in collaborazione con ISS (Italian Space Society) e ASITAF (Associazione Italiana di Astro Filatelia) ha organizzato per il 50° anniversario dalla missione di Yuri Gagarin una conferenza dedicata con tanti ospiti di eccezione, tra cui l'astronauta americano Ronnie Walter Cunningham (Apollo 7), il cosmonauta russo Valeryi Ivanovich Tokarev (Soyuz e Shuttle) e il nostro Maurizio Cheli (Shuttle).

* Si ringrazia la Windmill Books per la gentile concessione del documentario “First Man in Space”, nel video in alto

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