Il Papa in Gb ricorda l'orrore del nazismo

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Pope Benedict XVI greets the faithful at the end of Mass at the Westminster Cathedral in London Sept. 18, 2010. Apostolic Journey of the Pope to the United Kingdom is on the occasion of the  Beatification of Card. John Henry Newman running from 16 to 19 September 2010. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Si è concluso il viaggio britannico di Benedetto XVI che ricorda i "vergognosi abusi" dei preti pedofili. E invita i vescovi cattolici ad accogliere i convertiti anglicani

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Nel giorno in cui si congeda dal Regno Unito beatificando nella persona del cardinale John Henry Newman un ex anglicano convertito, tra i suoi maestri spirituali e precursore del Concilio, Benedetto XVI pronuncia ancora una condanna contro i "vergognosi abusi" dei preti pedofili e contro il nazismo, ma rinnova anche l'appello ai vescovi britannici ad accogliere gli anglicani che vogliano rientrare in comunione con Roma: un argomento, questo, che potrebbe far discutere nel Paese che ha ospitato il Papa in queste quattro intense giornate di visita.

Durante la messa per la beatificazione di Newman (1801-1890) a Birmingham, davanti a circa 60 mila persone, oltre a esaltarne le "virtù eroiche" e la "santita"' testimoniate in una vita di sacerdozio, insegnamento e predicazione, il Papa ha ricordato anche che i 19 settembre nel Regno Unito si commemoravano i 70 anni della 'Battaglia d'Inghilterra' combattuta contro l'aggressione nazista: ha espresso "vergogna e orrore" per quella "ideologia maligna" e per la "spaventosa quantità di morte e distruzione che la guerra porta con sè". "Per me, che ho vissuto e sofferto lungo i tenebrosi giorni del regime nazista in Germania - ha detto il Papa tedesco -, è profondamente commovente essere qui con voi in tale occasione".

Altri argomenti cruciali per la giornata li ha poi lasciati per l'incontro con i vescovi di Inghilterra, Galles e Scozia, davanti ai quali, all'indomani dell'incontro con cinque vittime di abusi a Londra, è tornato sullo scandalo della pedofilia, riconoscendo come esso "mini seriamente la credibilità morale dei responsabili della Chiesa" e come "in passato" sia stato affrontato "in modi spesso inadeguati". Le sue "profonde ferite" sono state inferte prima di tutto alle vittime, "ma anche nel rapporto di fiducia che dovrebbe esistere fra sacerdoti e popolo, fra sacerdoti e i loro vescovi, come pure fra le autorità della Chiesa e la gente". Secondo Ratzinger, comunque, partendo dai "passi molto seri" fatti finora dalla Chiesa in questo paese e dalla "crescente comprensione" dell"'estensione degli abusi" e dei suoi "effetti devastanti", l'azione dei vescovi dovrebbe estendersi all'aiuto a quanti subiscono abusi anche fuori dall'ambiente della Chiesa, anche come "momento di riparazione". "il nostro dovere di prenderci cura della gioventù - ha rimarcato - esige proprio questo e niente di meno".

E proprio alla necessità di "guardare avanti", di offrire sostegno alle vittime e di creare ambienti puliti con la massima sicurezza per i giovani, "dove tali fatti non siripetano più", è ciò che sta a cuore ora al Pontefice, secondo quanto ha detto il portavoce vaticano padre Federico Lombardi commentando gli incontri del giorno precedente, non solo con le vittime, ma per la prima volta anche con gli operatori addetti alla salvaguardia dei ragazzi nei luoghi ecclesiastici.

Quello che potrebbe creare qualche attrito in Gran Bretagna è però il nuovo appello di Ratzinger rivolto ai vescovi a "essere generosi" nel porre in atto la Costituzione apostolica 'Anglicanorum Coetibus' del novembre 2009, rivolta ai gruppi di fedeli, laici e sacerdoti anglicani che decidono di convertirsi al cattolicesimo. "Questo dovrebbe essere considerato un gesto profetico - ha detto il Papa - che può contribuire positivamente allo sviluppo delle relazioni fra anglicani e cattolici" e che "ci aiuta a volgere lo sguardo allo scopo ultimo di ogni attivita' ecumenica: la restaurazione della piena comunione ecclesiale". Parole che potrebbero essere interpretate come un ricondurre l'ecumenismo solo al rientro nella Chiesa di Roma. Non mancheranno reazioni.

Intanto, in quest'ultimo giorno di una visita che si preannunciava estremamente difficile, il bilancio che viene fatto dal Vaticano è estremamente positivo. "Un grande successo - lo ha definito padre Lombardi -, non solo dal punto di vista dei numeri (ieri a Londra 200 mila persone hanno applaudito il Papa lungo le strade, 80 mila nella veglia a Hyde Park), ma per la forte attenzione al messaggio del Pontefice".

Lo stesso Benedetto XVI, al momento della partenza, salutando il primo ministro David Cameron e tutta la nazione dall'aeroporto di Birmingham, ha ricordato con gratitudine l'opportunita' offertagli di parlare "ad entrambe le Camere del Parlamento nello storico ambiente di Westminster Hall".


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