Mare nero, quando il petrolio terrorizza le coste

Mondo
marea_nera_2_ap_16_ap

Esplode una piattaforma nel Golfo del Messico: tonnellate di greggio in mare. E' catastrofe ambientale. Per capire cosa è successo e cosa potrebbe succedere Sky TG24 propone il reportage girato in Louisiana, dove la marea nera dà l'assedio. IL VIDEO

GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO SULLA MAREA NERA

Il 20 aprile l’esplosione della piattaforma petrolifera Deep Water Horizon al largo del Golfo del Messico ha segnato l’inizio della peggiore catastrofe ambientale nella storia degli Stati Uniti. 11 vittime, 4 stati coinvolti, conseguenze economiche, politiche, ambientali incalcolabili.

Quando le alte fiamme dell’esplosione vengono finalmente domate, si comprende che il pericolo non è passato. Il petrolio fuoriuscito dalla piattaforma ha inghiottito le acque del Golfo del Messico. La chiazza d'olio si allarga senza sosta, fino a lambire le coste della Lousiana e minacciare la Florida. Greenpeace parla immediatamente di "catastrofe ambientale senza precedenti".

Il 4 maggio la società perolifera britannica British Petroleum si assume tutte le responsabilità: “Pagheremo i danni” dichiara.
E da quel momento seguono tentativi e prove per arginare l’estendersi della macchia di petrolio. Le strategie messe in atto per contenere i danni della tragedia falliscono, però, diverse volte. Solo a fine giugno la marea nera sembra lentamente scomparire dalla superficie dell’acqua.

Per capire cosa è successo e cosa potrebbe succedere, Sky Tg24 propone il documentario dal titolo “Mare Nero”; il reportage di Liliana Faccioli Pintozzi girato in Louisiana, dove 5 anni fa impazzava Katrina e dove oggi la marea nera dà l'assedio.

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]