Obama: "Con Karzai sconfiggeremo Al Qaeda"

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Al termine del colloquio nello Studio Ovale della Casa Bianca i due capi di Stato hanno tenuto una conferenza stampa congiunta. Il presidente degli Usa ha riaffermato il comune impegno a sgominare il terrorismo islamico

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Dopo mesi di tensione con Kabul, originate soprattutto dalle critiche di Washington al sistema di corruzione imperante nel governo afghano, Barack Obama volta pagina e recupera il rapporto col collega Hamid Karzai, che dal 12 maggio è in visita negli Stati Uniti per quattro giorni. I colloqui col numero uno della Casa Bianca tengono dietro a una serie d'incontri con altri esponenti americani, tesi a ricucire le divergenze in un momento cruciale della guerra quasi novennale nel Paese asiatico.

Nella giornata del 12 maggio è avvenuto il primo colloquio con Obama. L'incontro ha avuto luogo nelo Studio Ovale della Casa Bianca, dove Karzai è giunto con il suo tradizionale mantello verde. Al termine dell'incontro i due capi di Stato hanno tenuto una conferenza stampa congiunta. Obama ha decisamente riaffermato che, in pieno accordo con Kabul, "smantelleremo e sconfiggeremo insieme Al Qaeda". Inoltre il presidente Usa ha assicurato il pieno sostegno americano agli sforzi del governo di Kabul per accogliere tutte quelle persone, che hanno abbandonato le organizzazioni talebane e hanno modificato radicalmente la loro vita.
Il terrorismo, come ha rilevato lo stesso numero uno della Casa Bianca, rappresenta "una minaccia anche per il Pakistan", perché cresce al suo interno "come un cancro". Obama ha anche espresso il proprio rallegramento per i progressi fatti dal governo afghano sul fronte della lotta alla corruzione, pur rilevando che resta ancora molto lavoro da fare. Posizione fiduciosa, infine, sul graduale rientro dall'Aghanistan dei soldati americani a partire dal 2011, dal momento che relativamente ai problemi esistenti nel Paese "non esiste solo la soluzione militare".

Da parte sua Hamid Karzai ha voluto subito precisare che "tra il mio paese e gli Stati Uniti ci sono relazioni forti, vere, non immaginarie, basate su problemi gravi. La franchezza degli ultimi mesi danno più forza ai nostri rapporti". Poi l'auspicio: "Siamo amici degli Usa che stanno contribuendo alla ricostruzione del nostro Paese. Siamo anche amici e fratelli con l'Iran, che è un nostro vicino. La nostra speranza è quella d'essere amici di tutti e due".

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