Nube Vulcanica, 48 ore di tregua ma presto nuovi disagi

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La nube di cenere provocata dall’eruzione islandese, che da un mese provoca gravi disagi sui cilei europei sta concedendo qualche ora di pace. Ma gli esperti prevedono nuovi disagi in Spagna e Portogallo e non escludono un ritorno sui cieli italiani



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La nube di cenere generata dall'eruzione del vulcano islandese sta concedendo qualche ora di tregua, ma i problemi potrebbero riproporsi per Spagna e Portogallo entro un paio di giorni. Lo afferma Gelsomina Pappalardo dell'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale (IMAA) del CNR. E secondo i climatologi italiani nelle stesse ore potrebbe “invadere” nuovamente i cieli italiani

"Per il momento la situazione è tranquilla, ma la fase esplosiva dell'eruzione continua, anche se leggermente ridotta - spiega l'esperta - la rete europea ha previsto un'allerta in Spagna e Portogallo per il 12 maggio, e nei giorni successivi le ceneri potrebbero spostarsi sull'Italia come avvenuto lo scorso fine settimana".

Se i venti che spirano dall'Islanda continueranno a spingere le ceneri verso sud il percorso della nube è quasi “obbligato”, continua Pappalardo: "Contrariamente alla prima eruzione, quando i venti hanno portato la nube sul nord Europa, ora la spingono direttamente a Sud, passando sopra l'Atlantico - afferma - quando arrivano in Spagna poi le correnti dall'Africa la spostano verso est. E' una circolazione tipicamente estiva, che non dovrebbe avere grosse variazioni".

Meno ottimista il climatologo dell'Enea Vincenzo Ferrara che sulla base di un'analisi delle carte in quota afferma: "E' molto probabile che la nube del vulcano islandese ritorni in Italia il 12 maggio, se non l’11 sera stesso".  "Con le correnti da Nord verso Sud sull'Atlantico, zona di alta pressione, si sta formando - ha precisato il climatologo – una depressione sulla penisola iberica che richiama la circolazione dell'Atlantico. Tutto il Mediterraneo diventerà un'area depressionaria, con prevedibili precipitazioni fino a sabato. La pioggia sarà caratterizzata da presenza di sabbia del deserto".

Intanto secondo il gestore aereo iberico (Aena), il traffico aereo spagnolo ha ripreso a scorrere con normalità dopo la riapertura alle 2 di questa notte dei sette aeroporti chiusi ieri per la nube di cenere provocata dal vulcano islandese.

"Tutti gli aeroporti rimarranno aperti almeno fino alle 14 di oggi", specificando che a quell'ora Aena riceverà l'analisi della situazione da parte di Eurocontrol. La nube di cenere attraversa oggi la penisola iberica sospinta dai venti, ma per il momento la sua altitudine non ha obbligato alla chiusura degli scali.

Le condizioni atmosferiche hanno impedito la riapertura dei sette scali del nord della Spagna - Asturias, Santander, Bilbao, Salamanca, Valladolid, Leon e Burgos - fino a questa notte. Sabato era rimasto chiuso lo scalo barcellonese di El Prat. Tra sabato e domenica si sono cancellati in Spagna 632 dei 5.222 voli programmati.

Anche in Portogallo la situazione dei voli sembra volgere verso la normalità: L'aeroporto di Lisbona, chiuso  ieri sera, è stato  riaperto questa mattina al traffico, a 24 ore dal previsto arrivo nella capitale portoghese di papa Benedetto XVI.

Anche lo scalo di Porto, nel nord del paese, è stato  riaperto, ha indicato l'ente aereo portoghese Nav, mentre  rimangono chiusi fino a questa sera gli aeroporti delle Azzorre  e di Madera. Secondo l'Istituto nazionale di meteorologia,  citato dall'agenzia Lusa, la nube dovrebbe spostarsi in giornata verso il sud del paese, e continuare a perturbare fra l'altro l'area meridionale della regione aerea di Lisbona.

L'arrivo di Benedetto XVI a Lisbona è previsto domani  mattina alle 11:00, ora locale (le 12:00 in Italia). Il Papa ha  in programma una visita di quattro giorni in Portogallo.

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