Messico, il volontario italiano: non sono mai stato rapito

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La Farnesina ha rintracciato David Casinori, il componente italiano del gruppo di osservatori aggrediti da uomini armati nello stato di Oaxaca e che si temeva fosse stato sequestrato. "Sta bene" ed è stato solo rapinato

Sta bene e non è stato mai rapito David Casinori, il componente italiano del gruppo di osservatori aggrediti da uomini armati nello stato messicano meridionale di Oaxaca e che si temeva fosse stato rapito. Lo ha reso noto la Farnesina: Casinori si è messo in contatto con l'ambasciata italiana in Messico e ha reso noto di aver tardato a dare notizie di se' perché gli erano stati sottratti gli effetti personali.

La magistratura sta indagando sull'assalto alla carovana della pace, in cui sono rimasti uccisi un uomo e una donna.
La missione degli operatori umanitari, giornalisti e maestri che facevano parte del gruppo era quello di portare cibo, vestiti e medicine al municipio indigeno di San Juan Copala, nello stato di Oaxaca, popolato dall'etnia Triqui.
Il gruppo era ormai vicino alla meta, quando un commando con una trentina di uomini incappucciati e armati con mitra AK-47 ha bloccato la strada ai sei veicoli del convoglio: nella sparatoria sono morti Tyri Antero Jaakkola, un finlandese di 25 anni giunto tre mesi prima a Oaxaca, e la messicana Alberta Carino, 35, della ong latinoamericana 'Cactus'.
Si parla però di altre tre persone decedute.

Superato lo shock per l'attacco, nel quale i veicoli sono rimasti distrutti, molti dei volontari hanno cercato di salvarsi come potevano: alcuni di loro, a quanto pare, fuggendo tra le montagne e allontanandosi.
Ma molti altri sono invece stati portati via dagli aggressori, che secondo fonti concordanti sarebbero militanti dell'Unione benessere sociale della regione Triqui (Ubisort), gruppo paramilitare collegato al  Pri (Partido revolucionario institucional), principale forza di opposizione del Messico, al potere ininterrottamente per 71 anni fino al 2000.

Sullo sfondo dell'attacco c'è la situazione dell'etnia Triqui, circa 15 mila persone, una della sessantina di comunità indigene del paese latinoamericano. L'Ubisort si contrappone ad un altro movimento della regione, il Movimento unificatore della lotta Triqui (Mult-i): si tratta di due gruppi rivali, entrambi Triqui, che si combattono da anni su una serie di punti.
Secondo fonti ufficiali, il bilancio nel 2009 di tale lotta intestina è stato di una trentina di omicidi. La spaccatura tra i due gruppi sarebbe aumentata negli ultimi giorni a causa dell'avvicinarsi delle elezioni a Oaxaca, in programma il 4 luglio.

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