L'inviato della Farnesina a Kabul, Massimo Iannucci, ha incontrato il presidente afghano Karzai a cui ha consegnato il messaggio del ministro Frattini e la lettera di Berlusconi. Emergency scende in piazza per chiedere la liberazione dei tre italiani
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Sarà "chiara e trasparente" l'inchiesta attualmente in corso sulle accuse di coinvolgimento di lavoratori locali e stranieri dell'ospedale di Emergency in tentati attacchi terroristi. Lo ha assicurato, secondo un comunicato della presidenza afghana, il presidente Hamid Karzai all'ambasciatore Attilio Massimo Iannucci, inviato del ministro degli Esteri Franco Frattini, che è stato ricevuto questa mattina nel palazzo presidenziale di Kabul.
Accompagnato dall'ambasciatore italiano a Kabul Claudio Glaentzer, l'inviato speciale della Farnesina ha incontrato il presidente afghano Hamid Karzai, per tentare di sbloccare la situazione dei tre medici italiani di Emercency in stato d'arresto dal 10 aprile scorso. Durante l'incontro Iannucci ha consegnato al capo di Stato una lettera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e un messaggio del ministro degli Esteri Franco Frattini, relativi alla vicenda dei tre operatori italiani.
Domenica Karzai porterà la questione all'attenzione del consiglio di sicurezza afghano. I tre operatori di Emergency visitati ieri dall'ambasciatore italiano e dall'inviato della Farnesina, secondo quanto riferito, sono in buone condizioni di salute, ma preoccupati per il loro futuro.
Da parte sua Gino Strada continua a gridare la loro innocenza, non escludendo nell'arresto dei tre operatori umanitari il coinvolgimento dei militari britannici, presenti alla perquisizione . "Vogliono eliminare un osservatore indipendente", così ha dichiarato Strada.
Intanto, oggi a Roma si svolge il corteo a sostegno della ong Emergency. Una manifestazione per chiedere la liberazione dei tre cooperanti italiani.
Ascolta la conferenza stampa del fondatore di Emergency Gino Strada .
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Scontro tra Gino Strada e Ignazio La Russa
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Sarà "chiara e trasparente" l'inchiesta attualmente in corso sulle accuse di coinvolgimento di lavoratori locali e stranieri dell'ospedale di Emergency in tentati attacchi terroristi. Lo ha assicurato, secondo un comunicato della presidenza afghana, il presidente Hamid Karzai all'ambasciatore Attilio Massimo Iannucci, inviato del ministro degli Esteri Franco Frattini, che è stato ricevuto questa mattina nel palazzo presidenziale di Kabul.
Accompagnato dall'ambasciatore italiano a Kabul Claudio Glaentzer, l'inviato speciale della Farnesina ha incontrato il presidente afghano Hamid Karzai, per tentare di sbloccare la situazione dei tre medici italiani di Emercency in stato d'arresto dal 10 aprile scorso. Durante l'incontro Iannucci ha consegnato al capo di Stato una lettera del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e un messaggio del ministro degli Esteri Franco Frattini, relativi alla vicenda dei tre operatori italiani.
Domenica Karzai porterà la questione all'attenzione del consiglio di sicurezza afghano. I tre operatori di Emergency visitati ieri dall'ambasciatore italiano e dall'inviato della Farnesina, secondo quanto riferito, sono in buone condizioni di salute, ma preoccupati per il loro futuro.
Da parte sua Gino Strada continua a gridare la loro innocenza, non escludendo nell'arresto dei tre operatori umanitari il coinvolgimento dei militari britannici, presenti alla perquisizione . "Vogliono eliminare un osservatore indipendente", così ha dichiarato Strada.
Intanto, oggi a Roma si svolge il corteo a sostegno della ong Emergency. Una manifestazione per chiedere la liberazione dei tre cooperanti italiani.
Ascolta la conferenza stampa del fondatore di Emergency Gino Strada .
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