Caos nei cieli per le ceneri del vulcano islandese. Le polveri potrebbero danneggiare i velivoli. Aerei a terra dalla Spagna alla Russia. Disagi anche in Italia. Gli aeroporti in tilt. Si prevedono problemi per 24 ore
ERUZIONE VULCANO IN ISLANDA: CAOS NEI CIELI. FOTO
FENOMENI NATURALI: L'ALBUM FOTOGRAFICO
In fondo all'articolo tutti i video sulla situazione del vulcano in eruzione in Islanda e le ripercussioni sul traffico aereo
L’Europa trasformata in una “no fly zone”. Un blocco degli aerei che non si vedeva dall’11 settembre 2001. E' sempre più caos nei cieli del Vecchio continente a causa dell'eruzione del vulcano islandese che sorge sul ghiacciaio Eyjafallajokull. L'allerta e il conseguente stop dei voli è stato dato quando il centro metereologico ha confermato l'aumento della scarsa visibilità per causa della nube di cenere sollevata in cielo dal cono del vulcano. La lava fuoriesce da una bocca lunga 2 chilometri, producendo cenere e fumo. La cenere sale ad altezze che superano i 6mila metri. In Gran Bretagna, dove il traffico aereo nella giornata di ieri il traffico era stato sconvolto, a terra i voli dagli aeroporti londinesi di Heathrow e Gatwick, ma anche in Scozia e di Belfast, nell'Irlanda del Nord, come a Newcastle, nel nord dell'Inghilterra, oggi il provvedimento è stato confermato di nuovo. Anche le autorità tedesche hanno deciso stamani la chiusura degli scali di Francoforte e Amburgo.
Nel complesso, sono stati annullati il 50% dei voli fra gli Stati Uniti e l'Europa mentre le compagnie americane hanno fatto sapere ieri sera di aver cancellato il 64% dei collegamenti. Venti i voli cancellati dal Giappone. Ovviamente la no fly zone colpisce anche tutta l'Europa del Nord, dalla Finlandia, alla Svezia e la Norvegia e la Danimarca. Il vulcano ha iniziato la sua eruzione il 13 di aprile, per lo scioglimento dei ghiacci si sono registrate inondazioni e straripamento di fiumi. Disagi anche in Italia. Cancellati i voli per l'Europa del Nord e che quelli per l'Estremo Oriente e gli Usa che prevedono scali. Intanto i passeggeri iniziano a chiedersi sul destino dei loro biglietti. Ma non sembrano esserci rimborsi in vista. Forse, però, i passeggeri potranno riutilizzare i biglietti aerei. E' quanto annuncia il presidente dell'Enac, Vito Riggio. "Quando c'è un caso eccezionale, tipo terremoti o eruzioni, il regolamento non prevede rimborsi. Ma, forse, si potranno riutilizzare i biglietti, se ne sta discutendo".
FENOMENI NATURALI: L'ALBUM FOTOGRAFICO
In fondo all'articolo tutti i video sulla situazione del vulcano in eruzione in Islanda e le ripercussioni sul traffico aereo
L’Europa trasformata in una “no fly zone”. Un blocco degli aerei che non si vedeva dall’11 settembre 2001. E' sempre più caos nei cieli del Vecchio continente a causa dell'eruzione del vulcano islandese che sorge sul ghiacciaio Eyjafallajokull. L'allerta e il conseguente stop dei voli è stato dato quando il centro metereologico ha confermato l'aumento della scarsa visibilità per causa della nube di cenere sollevata in cielo dal cono del vulcano. La lava fuoriesce da una bocca lunga 2 chilometri, producendo cenere e fumo. La cenere sale ad altezze che superano i 6mila metri. In Gran Bretagna, dove il traffico aereo nella giornata di ieri il traffico era stato sconvolto, a terra i voli dagli aeroporti londinesi di Heathrow e Gatwick, ma anche in Scozia e di Belfast, nell'Irlanda del Nord, come a Newcastle, nel nord dell'Inghilterra, oggi il provvedimento è stato confermato di nuovo. Anche le autorità tedesche hanno deciso stamani la chiusura degli scali di Francoforte e Amburgo.
Nel complesso, sono stati annullati il 50% dei voli fra gli Stati Uniti e l'Europa mentre le compagnie americane hanno fatto sapere ieri sera di aver cancellato il 64% dei collegamenti. Venti i voli cancellati dal Giappone. Ovviamente la no fly zone colpisce anche tutta l'Europa del Nord, dalla Finlandia, alla Svezia e la Norvegia e la Danimarca. Il vulcano ha iniziato la sua eruzione il 13 di aprile, per lo scioglimento dei ghiacci si sono registrate inondazioni e straripamento di fiumi. Disagi anche in Italia. Cancellati i voli per l'Europa del Nord e che quelli per l'Estremo Oriente e gli Usa che prevedono scali. Intanto i passeggeri iniziano a chiedersi sul destino dei loro biglietti. Ma non sembrano esserci rimborsi in vista. Forse, però, i passeggeri potranno riutilizzare i biglietti aerei. E' quanto annuncia il presidente dell'Enac, Vito Riggio. "Quando c'è un caso eccezionale, tipo terremoti o eruzioni, il regolamento non prevede rimborsi. Ma, forse, si potranno riutilizzare i biglietti, se ne sta discutendo".