Il sito investigativo no profit ProPublica ottiene il riconoscimento per un articolo sull'uragano Katrina. Ma non tramontano i miti Usa della carta stampata: quattro premi al Washington Post e tre al New York Times
Tempo di rivoluzioni per il prestigioso concorso di giornalismo. Nato nel 1917, esclusivamente per la carta stampata, è stato aperto all'online nel 2009 e, a distanza di un anno dall'innovazione, un sito web è riuscito ad accaparrarsi l'ambito premio (e relativo assegno da 10 mila dollari). L'articolo premiato è frutto del lavoro dei segugi di Propublica, sito web non profit nato tre anni fa e guidato dall'ex direttore del Wall Street Journal Paul Steiger che è giunto al 17esimo Pulitzer dopo i 16 vinti al timone del prestigioso quotidiano finanziario.
Nell'inchiesta il gruppo ha indagato sullo stato degli ospedali dopo il passaggio dell'Uragano Katrina facendo luce sullo sfruttamento dei piu' deboli. Nelle altre categorie si sono affermati il Washington Post, vincitore di quattro premi, di cui uno per i servizio sulla guerra in Iraq, e il New York Times che ha conquistato tre titoli, tra i quali uno sulla carne contaminata. Tra gli altri vincitori il Bristol Herald Courier, Paul Harding, Liquauat Ahamad e T.J. Stiles.
La lista dei premi Pulitzer 2010 si trova sul sito pulitzer.org.
Nell'inchiesta il gruppo ha indagato sullo stato degli ospedali dopo il passaggio dell'Uragano Katrina facendo luce sullo sfruttamento dei piu' deboli. Nelle altre categorie si sono affermati il Washington Post, vincitore di quattro premi, di cui uno per i servizio sulla guerra in Iraq, e il New York Times che ha conquistato tre titoli, tra i quali uno sulla carne contaminata. Tra gli altri vincitori il Bristol Herald Courier, Paul Harding, Liquauat Ahamad e T.J. Stiles.
La lista dei premi Pulitzer 2010 si trova sul sito pulitzer.org.