In terra santa la Pasqua porta un po' di pace

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Gerusalemme 27/04/09
61° anniversario della "fondazione" dello Stato d'Israele
nella foto: la commemorazione del 61° anniversario della "fondazione" dello Stato d'Israele

With the Dome of the Rock Mosque in the background, an Israeli officers salute after placing flags on the graves of fallen soldiers at a military cemetery on the Mount of Olives, overlooking the Old City of Jerusalem, Israel on April 27, 2009. Israel is marking its memorial day on Tuesday for soldiers killed since the creation of the Jewish state in 1948. Photo by Olivier Fitoussi/ABACAUSA.COM

Si sono svolte senza particolari problemi le celebrazioni della santa Pasqua a Gerusalemme. Quest’anno le celebrazioni cattoliche sono coincise con quelle greco-ortodossa e con quella ebraica. Particolarmente forte l’affluenza di fedeli al Santo sepolcro

La Pasqua cattolica, che quest' anno ha coinciso con quella greco-ortodossa e con quella ebraica, è trascorsa oggi senza incidenti di particolare rilievo in Israele e nei Territori palestinesi.
   
Il clima pasquale è stato naturalmente avvertito a Gerusalemme soprattutto, città santa ai fedeli delle tre religioni monoteiste. Qui nelle strette viuzze della Città Vecchia le comitive di pellegrini e di turisti stranieri si sono mescolate a quelle dei religiosi ebrei diretti al Muro del Pianto (i resti del Tempio biblico distrutto nel 70 d.C.).
   
Particolarmente forte è stata affluenza di fedeli nella Basilica del Santo Sepolcro dove stamane il Patriarca latino Mons. Fouad Twal ha celebrato la messa in presenza del corpo consolare e di una folla di religiosi.
   
Rilevando la coincidenza della Pasqua cattolica con quella greco-ortodossa Twal ha detto che l'incrociarsi di preghiere e riti diversi può creare "un'impressione di cacofonia che se vissuta nella fede diviene invece una sinfonia che esprime l'unità della fede e della gioiosa celebrazione della vittoria di Dio sul male e sulla morte ...".
   
"Oggi più che mai - ha proseguito - abbiamo bisogno di speranza e di un tipo di forza speciale al fine di conquistare il male che è in noi e attorno a noi". "Oggi più che mai abbiamo bisogno di una viva speranza nel mezzo di così tanta violenza, nel mezzo di scontri sanguinosi e di divisioni etniche e religiose ..".
 
 A scanso di rischi le autorita' israeliane hanno steso un forte spiegamento di agenti per assicurare l'ordinato svolgimento della festività, controllando inoltre gli accessi alla Città Vecchia e causando a volte temporanee restrizioni all' accesso di fedeli e turisti.
   
Restrizioni e posti di blocco militari agli accessi dalla Cisgiordania a Gerusalemme hanno scoraggiato molti palestinesi cristiani dal raggiungere la Città Santa, malgrado la concessione di 10 mila permessi di ingresso da parte delle autorita' militari israeliane.
   
Su questo clima festivo ha inoltre proiettato un'ombra la notizia che ieri un francese palestinese diabetico di 63anni, Mohammed Abdel-Karim Elieyat, è morto in Cisgiordania per un infarto dopo essere stato bloccato per diverse ore da soldati israeliani ad un posto di blocco. Sul fatto è in corso un'inchiesta.

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