L'ONU stima che sia stato colpito almeno un terzo di tutta la popolazione di Haiti. Il premier Bellerive: "Possibili oltre centomila morti". La Farnesina: rintracciati per ora 70 italiani. I VIDEO E LE FOTO LE TESTIMONIANZE
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Il premier haitiano Jean Max Bellerive ha detto che il terremoto potrebbe aver causato centinaia di migliaia di morti, mentre le Nazioni Unite stimano che le persone coinvolte siano tra i 3 e i 3,5 milioni, un terzo della popolazione haitiana. Il senatore di Haiti Youri LaTortue, nipote dell'ex presidente Gerard Latortue ha ipotizzato che le vittime possano essere oltre 500 mila.
In precedenza René Preval, presidente di Haiti, aveva detto che "Il Paese è "distrutto", è una "catastrofe", e crediamo che "migliaia di persone" possano essere morte. Il presidente ha continuato parlando di "scene inimmaginabili" dopo il terremoto che ha colpito Port-au-Prince. "Dobbiamo ancora valutare" il numero delle vittime, ha detto Preval al Miami Herald, "il Parlamento è crollato, sono crollate diverse scuole e ospedali. Ci sono molte scuole con diverse persone morte sotto le macerie".
Un terremoto di magnitudo 7 martedì ha colpito il Paese più povero d'America. Nella capitale Port-au-Prince, dove moltissimi edifici sono stati rasi al suolo ed è completamente saltata la corrente elettrica, si segnalano i primi saccheggi: un supermercato è stato assaltato nella notte. Intanto si è appreso che il presidente Renè Preval e la moglie "sono vivi e stanno bene", nonostante i danni al palazzo presidenziale. A riferirlo è stato l'ambasciatore haitiano in Messico, Robert Manuel, che ha parlato di "enorme catastrofe".
Italiani - La Farnesina ha reso noto che sono circa 190 gli italiani che vivono sull'isola. Lo ha detto il responsabile dell'Unità di crisi, Fabrizio Romano. I familiari dei connazionali che si trovano ad Haiti possono contattare per informazioni l'Unità di Crisi del Ministero al numero 06/36225.
In serata il Ministero degli Esteri ha dichiarato di aver potuto individuare su circa 190 residenti ad Haiti, 70 italiani.
Guarda tutti i video
Il terremoto - La scossa è stata una delle più forti dal 1900 ad oggi. L'epicentro è stato individuato al largo delle coste di Haiti dal centro geofisico americano. La scossa più violenta è stata pari a 7.3 gradi di intensità sulla scala Richter (per dare un'idea, in Abruzzo si raggiunse magnitudo 6.3), altre scosse sono seguite nei successivi minuti con magnitudo anche 5.9 Richter, come riporta il sito del centro americano di monitoraggio terremoti Usgs. La prima si è verificata martedì alle 16:53 locali (le 10:53 italiane), le successive si sono verificate alle 17:00 e alle 17:12. Il terremoto è stata avvertito con molta intensità anche nella Repubblica Domenicana. Lo affermano i media on-line locali, precisando che la scossa si è sentita nella capitale, Santo Domingo, tra l'altro anche nella sede del Parlamento. "Molte delle persone che si trovavano dentro l'edificio sono uscite, e alcuni si son affacciati dalle finestre e dei balconi", afferma il sito web del quotidiano Listin. Negli uffici del giornale il terremoto ha fatto muovere le scrivanie e i lampadari.
Lo tsunami - Un allarme tsunami è stato lanciato per tutta l'area delle Antille. Il centro di vigilanza tsunami ha diramato un'allerta oltre che per Haiti, per Cuba, le Bahamas e la Repubblica Domenicana. Il Pacific Tsunami Warning Center statunitense ha lanciato l'allerta precisando che "non c'è minaccia di uno tsunami distruttivo su tutta l'area", ma sono possibili "tsunami locali sulle coste nel raggio di cento chilometri dall'epicentro del terremoto".
Le testimonianze - Le testimonianze (guarda i video) descrivono edifici crollati, in particolare nella capitale Port-Au-Prince, in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito la parte ovest dell'isola caraibica. E' crollato anche il palazzo presidenziale. La prima scossa, la più forte, è durata più di un minuto, facendo addirittura saltare i veicoli lungo le strade. Molte persone sono uscite in strada. Comunicazioni telefoniche interrotte, strade invase dalle macerie; i testimoni parlano di scenario devastante tra urla dei feriti e corpi delle vittime. Anche un ospedale nei pressi di Port-au-Prince è crollato a seguito del sisma che ha colpito il paese. Lo afferma l'Associated Press ripresa dalla stampa americana online. Secondo la Croce Rossa è rimasto in piedi un solo ospedale.
A Petionville, un sobborgo della capitale, un edificio di almeno tre piani è crollato: il fabbricato ospitava uffici privati e una scavatrice è intervenuta sul posto per cercare di rimuovere le macerie e individuare eventuali vittime o sopravvissuti.
Onu - Secondo il ministro degli esteri francese il capo delegazione ONU a Haiti è morto nel corso del terremoto. Bernard Kouchner ne sarebbe stato informato dall'ambasciatore di Francia a Port-Au-Prince, che ha visitato le macerie del palazzo dell'Onu sull'isola. L'organizzazione delle Nazioni Unite svolte dal 2004 una missione di pace su Haiti.
Obama - Obama è stato informato del terremoto poco prima della mezzanotte italiana, quasi in tempo reale, e ha chiesto che fossero verificate immediatamente le condizioni del personale diplomatico americano sul posto. Il presidente ha chiesto al Dipartimento di Stato, all'Usaid (l'agenzia per gli aiuti umanitari) e al Southern Command del Pentagono, da cui dipende l'area dei Caraibi, di prepararsi ad assistere Haiti con aiuti d'emergenza. E nel corso della conferenza stampa a Washington ha promesso aiuti immediati alla popolazione. L'ambasciatore di Haiti negli Stati Uniti, Raymond Alcide Joseph, dopo essere riuscito a mettersi in contatto con i colleghi diplomatici a Port-au-Prince. non ha avuto mezzi termini: "Si tratta davvero di un'enorme catastrofe".
Il Papa - Un appello per Haiti, colpita la notte scorsa da un violento terremoto con migliaia di vittime, è stato lanciato da papa Benedetto XVI al termine dell'udienza generale. "Mi appello alla generosità di tutti - ha detto il Papa - affinché non si faccia mancare a questi fratelli e sorelle che vivono un momento di necessità e di dolore, la nostra concreta solidarietà e il fattivo sostegno della Comunità internazionale". Il pontefice ha anche assicurato l'impegno in questo senso della Chiesa cattolica.
Unesco - L'Unesco non ha più notizie dei 14 membri del suo personale attualmente operanti ad Haiti. Lo ha annunciato la direttrice generale dell'agenzia Onu Irina Boskova, esprimendo la propria "preoccupazione" per le conseguenze del violento sisma che ha colpito l'isola.
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In precedenza René Preval, presidente di Haiti, aveva detto che "Il Paese è "distrutto", è una "catastrofe", e crediamo che "migliaia di persone" possano essere morte. Il presidente ha continuato parlando di "scene inimmaginabili" dopo il terremoto che ha colpito Port-au-Prince. "Dobbiamo ancora valutare" il numero delle vittime, ha detto Preval al Miami Herald, "il Parlamento è crollato, sono crollate diverse scuole e ospedali. Ci sono molte scuole con diverse persone morte sotto le macerie".
Un terremoto di magnitudo 7 martedì ha colpito il Paese più povero d'America. Nella capitale Port-au-Prince, dove moltissimi edifici sono stati rasi al suolo ed è completamente saltata la corrente elettrica, si segnalano i primi saccheggi: un supermercato è stato assaltato nella notte. Intanto si è appreso che il presidente Renè Preval e la moglie "sono vivi e stanno bene", nonostante i danni al palazzo presidenziale. A riferirlo è stato l'ambasciatore haitiano in Messico, Robert Manuel, che ha parlato di "enorme catastrofe".
Italiani - La Farnesina ha reso noto che sono circa 190 gli italiani che vivono sull'isola. Lo ha detto il responsabile dell'Unità di crisi, Fabrizio Romano. I familiari dei connazionali che si trovano ad Haiti possono contattare per informazioni l'Unità di Crisi del Ministero al numero 06/36225.
In serata il Ministero degli Esteri ha dichiarato di aver potuto individuare su circa 190 residenti ad Haiti, 70 italiani.
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Il terremoto - La scossa è stata una delle più forti dal 1900 ad oggi. L'epicentro è stato individuato al largo delle coste di Haiti dal centro geofisico americano. La scossa più violenta è stata pari a 7.3 gradi di intensità sulla scala Richter (per dare un'idea, in Abruzzo si raggiunse magnitudo 6.3), altre scosse sono seguite nei successivi minuti con magnitudo anche 5.9 Richter, come riporta il sito del centro americano di monitoraggio terremoti Usgs. La prima si è verificata martedì alle 16:53 locali (le 10:53 italiane), le successive si sono verificate alle 17:00 e alle 17:12. Il terremoto è stata avvertito con molta intensità anche nella Repubblica Domenicana. Lo affermano i media on-line locali, precisando che la scossa si è sentita nella capitale, Santo Domingo, tra l'altro anche nella sede del Parlamento. "Molte delle persone che si trovavano dentro l'edificio sono uscite, e alcuni si son affacciati dalle finestre e dei balconi", afferma il sito web del quotidiano Listin. Negli uffici del giornale il terremoto ha fatto muovere le scrivanie e i lampadari.
Lo tsunami - Un allarme tsunami è stato lanciato per tutta l'area delle Antille. Il centro di vigilanza tsunami ha diramato un'allerta oltre che per Haiti, per Cuba, le Bahamas e la Repubblica Domenicana. Il Pacific Tsunami Warning Center statunitense ha lanciato l'allerta precisando che "non c'è minaccia di uno tsunami distruttivo su tutta l'area", ma sono possibili "tsunami locali sulle coste nel raggio di cento chilometri dall'epicentro del terremoto".
Le testimonianze - Le testimonianze (guarda i video) descrivono edifici crollati, in particolare nella capitale Port-Au-Prince, in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito la parte ovest dell'isola caraibica. E' crollato anche il palazzo presidenziale. La prima scossa, la più forte, è durata più di un minuto, facendo addirittura saltare i veicoli lungo le strade. Molte persone sono uscite in strada. Comunicazioni telefoniche interrotte, strade invase dalle macerie; i testimoni parlano di scenario devastante tra urla dei feriti e corpi delle vittime. Anche un ospedale nei pressi di Port-au-Prince è crollato a seguito del sisma che ha colpito il paese. Lo afferma l'Associated Press ripresa dalla stampa americana online. Secondo la Croce Rossa è rimasto in piedi un solo ospedale.
A Petionville, un sobborgo della capitale, un edificio di almeno tre piani è crollato: il fabbricato ospitava uffici privati e una scavatrice è intervenuta sul posto per cercare di rimuovere le macerie e individuare eventuali vittime o sopravvissuti.
Onu - Secondo il ministro degli esteri francese il capo delegazione ONU a Haiti è morto nel corso del terremoto. Bernard Kouchner ne sarebbe stato informato dall'ambasciatore di Francia a Port-Au-Prince, che ha visitato le macerie del palazzo dell'Onu sull'isola. L'organizzazione delle Nazioni Unite svolte dal 2004 una missione di pace su Haiti.
Obama - Obama è stato informato del terremoto poco prima della mezzanotte italiana, quasi in tempo reale, e ha chiesto che fossero verificate immediatamente le condizioni del personale diplomatico americano sul posto. Il presidente ha chiesto al Dipartimento di Stato, all'Usaid (l'agenzia per gli aiuti umanitari) e al Southern Command del Pentagono, da cui dipende l'area dei Caraibi, di prepararsi ad assistere Haiti con aiuti d'emergenza. E nel corso della conferenza stampa a Washington ha promesso aiuti immediati alla popolazione. L'ambasciatore di Haiti negli Stati Uniti, Raymond Alcide Joseph, dopo essere riuscito a mettersi in contatto con i colleghi diplomatici a Port-au-Prince. non ha avuto mezzi termini: "Si tratta davvero di un'enorme catastrofe".
Il Papa - Un appello per Haiti, colpita la notte scorsa da un violento terremoto con migliaia di vittime, è stato lanciato da papa Benedetto XVI al termine dell'udienza generale. "Mi appello alla generosità di tutti - ha detto il Papa - affinché non si faccia mancare a questi fratelli e sorelle che vivono un momento di necessità e di dolore, la nostra concreta solidarietà e il fattivo sostegno della Comunità internazionale". Il pontefice ha anche assicurato l'impegno in questo senso della Chiesa cattolica.
Unesco - L'Unesco non ha più notizie dei 14 membri del suo personale attualmente operanti ad Haiti. Lo ha annunciato la direttrice generale dell'agenzia Onu Irina Boskova, esprimendo la propria "preoccupazione" per le conseguenze del violento sisma che ha colpito l'isola.
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