Sono oltre un centinaio i cetacei trovati morti, nelle ultime quarantotto ore, sulle coste del paese oceanico. Ancora sconosciuto il motivo di questo spiaggiamento collettivo, oggetto di particolari studi etologici
Centinaia di persone si sono date appuntamento, il 27 dicembre, a Colville Beach, sulla penisola di Coromandel in Nuova Zelanda, per aiutare 63 balene pilota arenatesi sulla spiaggia. Secondo fonti del dipartimento per la tutela dell'ambiente, l'impegno dei volontari non è però servito a salvarne ventuno esemplari. Ancora sconosciuto il motivo che avrebbe portato a questo spiaggiamento, che gli etologi indicano col nome di "suicidio di massa". Probabilmente il fondale molto basso e le sabbie pendenti hanno confuso i cetacei. Sorte analoga per altre centoquattro balene, che sono andate a morire sulla spiaggia di Farewell Spit a ovest della località turistica di Nelson.