In attesa della decisione del presidente Lula sull'estradizione in Italia, l'ex terrorista rosso è comparso nell'aula di un tribunale di Rio De Janeiro. E' accusato di essere entrato in Brasile, nel 2004, con documenti falsi
In attesa che il presidente Lula decida sulla sua estradizione, Cesare Battisti si è presentato nell'aula di un tribunale di Rio De Janeiro, accusato di essere entrato in Brasile, nel 2004, con documenti falsi. L'ex terrorista ha dichiarato che "il passaporto era italiano e mi è stato consegnato dalle autorità francesi. Non ho chiesto asilo politico subito perchè sono stato consigliato male". Circa l'aspetto dei contatti con le Brigate Rosse, netta la risposta di Battisti: "Le Br non hanno mai avuto niente a che fare con me".