Proseguono i colloqui tra Iran, Stati Uniti, Russia e Francia. Nonoste il clima teso, il direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei, ha espresso soddisfazione per l'esito della prima riunione
La soddisfazione espressa dal presidente Aiea Mohammed ElBaradei per la prima giornata di negoziati sul nucleare iraniano a Vienna, arriva dalla speranza che, nonostante il clima teso, dopo l'attentato in Belucistan, la repubblica islamica oggi prosegua la trattativa e non vanifichi il progetto di controllo della propria produzione dell'uranio messo a punto dall'inizio del negoziato, ad ottobre. Il rifiuto dei diplomatici iraniani ieri di trattare con la Francia non ha, per il momento, vanificato la riunione, ma sembra aver chiarito che la Russia, il fedele alleato di sempre, sia il Paese terzo più gradito a Teheran cui affidare una parte della produzione di uranio arricchito al 5%, per ottenerne altro arricchito al 19,75% da utilizzare nel reattore di ricerca costruito nella capitale. Il confronto ieri si è svolto in un clima rovente, con i vertici dei Guardiani della Rivoluzione che, all'indomani dell'attacco che ha falciato 5 comandanti regionali e 40 persone, promettevano ritorsioni contro Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele accusati d'aver attivato i servizi pakistani che avrebbero fornito supporto logistico e militare al gruppo di separatista Jundullah, cui viene attribuita la parternità dell'attentato.