E' terminato il viaggio apostolico del pontefice sulle orme di san Venceslao. All'omelia della messa il vescovo di Roma ha ricordato l'esempio del re martire boemo, sottolineando come oggigiorno servano "uomini credenti e credibili"
E' terminato il viaggio apostolico del pontefice sulle orme di san Venceslao, patrono della Repubblica Ceca, di cui oggi si celebra la festa nazionale. Davanti a 40mila persone Benedetto XVI ha presieduto la solenne concelebrazione sulla spianata lungo la via di Melnik a Stará Boleslavo, luogo del martirio dell'"eterno Principe dei Cechi". All'omelia ne ha ricordato l'esempio, sottolineando come nella società odierna servano "uomini credenti e credibili". Nel messaggio rivolto ai giovani, al termine del sacro rito, è nuovamente tornato sul tema della centralità della fede, deprecando come non pochi delle nuove generazioni si lascino "attrarre da illusori miraggi di paradisi artificiali per ritrovarsi poi in una triste solitudine". Nel fare il punto della situazione, prima d'imbarcarsi per Ciampino, il Pontefice ha voluto quindi ripercorrere i momenti significativi delle tre intense giornate, lasciando ai fedeli cechi un significativo invito con le parole attribuite a Franz Kafka: "Chi mantiene la capacità di vedere la bellezza non invecchia mai". Adesso la Chiesa Romana attende d'accogliere i frutti di questo viaggio, dal momento che la Repubblica Ceca è l'unico paese dell'Est a non avere ancora firmato un concordato con la Santa Sede.