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Alex Baiocco, chi è il 24enne che ha teso il cavo d'acciaio a Milano

Lombardia

Insieme ad altri due giovani, non ancora identificati, ha teso un cavo d'acciaio ad altezza d'uomo in viale Toscana. Una "bravata", come l'ha definita lo stesso ragazzo, per la quale dovrà rispondere di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti

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Si chiama Alex Baiocco il ragazzo di 24 anni arrestato ieri con l'accusa di aver teso un cavo d'acciaio ad altezza d'uomo in viale Toscana, a Milano. Una "bravata", come l'ha definita lo stesso giovane, per la quale dovrà rispondere di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Chi è Alex Baiocco

Il ragazzo è stato visto da un testimone che ha chiamato i carabinieri, poi è stato bloccato dai militari del Nucleo radiomobile mentre si incamminava verso Porta Romana, zona in cui è domiciliato. Il giovane, magro, alto e con i capelli lunghi tinti di biondo, ha ammesso le sue responsabilità dicendo di aver fatto una "ca…ta perché mi annoiavo". Secondo quanto ricostruito, il 24enne non ha agito da solo ma insieme a due complici che sono fuggiti a bordo di uno scooter e che i carabinieri stanno cercando di identificare. Ha detto di aver conosciuto sui social network gli altri due ragazzi, ma di non saperne i nomi. Dai social emerge anche la passione per la musica, in particolare per la tastiera.

I precedenti

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Baiocco ha precedenti per furto, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e ricettazione e una segnalazione per consumo di stupefacenti. Il 24enne è stato sentito stamattina dal gip di Milano.

Le scuse durante l'interrogatorio

Proprio durante l'interrogatorio Baiocco ha chiesto "scusa per quello che ho fatto, ho sbagliato. Al momento non mi sono reso conto della gravità, ma non volevo uccidere nessuno". Il 24enne, secondo quanto riferito dall'avvocato Dario Trovato, è "distrutto" per quello che è accaduto e "non si dà pace". Ora è in attesa del provvedimento del giudice al quale tocca decidere se convalidare o meno l'arresto e disporre il carcere e soprattutto se contestare l'accusa di strage ipotizzata dal pm Enrico Pavone assieme all'attentato alla sicurezza dei trasporti.

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