Il neonato lasciato nella "Culla per la vita" sarà affidato a una "famiglia idonea"

Lombardia

Era stato lasciato nel giorno di Pasqua nella struttura del Policlinico di Milano. Si tratta di un neonato di circa 2,6 chili in buona salute: col piccolo è stata trovata anche una lettera firmata dalla madre, dove racconta che il bimbo "è super sano, tutti gli esami fatti in ospedale sono ok", insieme a parole di grande affetto

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Il piccolo E., lasciato ieri mattina dalla madre alla Culla per la Vita del Policlinico di Milano, ha già trovato famiglia. "Il tribunale - scrive il Policlinico - affiderà il piccolo a una famiglia che si era già resa disponibile ed era stata valutata idonea per accogliere un bambino abbandonato". Insieme al neonato, di circa 2,6 chili in buona salute, ieri mattina è stata trovata nella Culla anche una lettera firmata dalla madre, piena di parole di grande affetto. Si tratta del terzo bimbo che viene affidato alla Culla per la Vita da quando è stata attivata nel 2007. 

"Sta bene, è coccolato da medici e infermiere"

"Il piccolo resterà con noi il tempo tecnico necessario perché il Tribunale dei minori lo possa affidare a una famiglia idonea, di solito bastano poche settimane", ha precisato Fabio Mosca, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano. "Sta bene, è un bel bambino di circa una settimana di vita ed è coccolato - ha sottolineato Mosca - da medici e infermiere".

I carabinieri hanno fermato due donne
nell'ambito delle indagini sulla morte di un neonato, vicino a
Roma, a causa di una circoncisione in casa. Le due donne, di
origine nigeriana, sono accusate  di omicidio preterintenzionale
aggravato ed esercizio abusivo di una professione. Anche la
madre del bambino è indagata in stato di libertà, indiziata per
concorso in omicidio preterintenzionale, Roma, 27 Marzo 20/23. ANSA/US CC

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Dove si trova e come funziona la Culla per la Vita

Attiva da 16 anni, la Culla si trova in un angolo discreto in un cono d'ombra al riparo dall'occhio indiscreto, superato un ingresso più appartato per raggiungere la clinica Mangiagalli. Si tratta di un ambiente protetto e riscaldato ed è strutturata in modo da avvisare immediatamente il personale sanitario: una volta che il bimbo viene accolto al suo interno, passati circa 40 secondi che danno al genitore il tempo di allontanarsi, un allarme discreto avvisa medici e infermieri della Neonatologia che possono prendersi cura del piccolo entro pochissimi minuti.  La luce illumina solo una piccola saracinesca, qui si trova questo sistema hi-tech che mette il bebè abbandonato subito al sicuro. La mamma che sceglie di lasciare il suo bebè deve solo schiacciare un pulsante. La saracinesca si alza e c'è una moderna incubatrice dove riporre il neonato, al caldo. La temperatura è di 37 gradi.

 

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