La giovane era allergica alle proteine del latte ed è deceduta all’ospedale San Raffaele di Milano. Il prodotto è stato ritirato dalla vendita. Il pm ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo e ha disposto l'autopsia
Una giovane di 20 anni è morta ieri all'ospedale San Raffaele di Milano, dopo dieci giorni di coma, a causa di uno shock anafilattico per aver mangiato un tiramisù vegano. Si sospetta che l’alimento contenesse tracce di latte a cui la ragazza era allergica fin dalla nascita. Il prodotto, chiamato Tiramisun, è stato ritirato oggi dal mercato dal Ministero della Salute per il "rischio di presenza di allergeni" in quanto conterrebbe proteine del latte non indicate sull'etichetta. Il pm Luca Gaglio ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo e ha disposto l'autopsia.
Il richiamo del Ministero della Salute
E’ stato emanato un avviso di ritiro dalla vendita poiché il prodotto Mascherpa tiramisù, commercializzato con il nome Tiramisun vegano, può contenere tracce di latticini. Si invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso.
Ragazza allergica anche alle uova
Da successivi accertamenti è emerso, però, che la giovane aveva anche un'allergia all'uovo. A seguito di analisi dell'Ats sarebbero state trovate pure tracce di uovo nella maionese, prodotta dal locale in cui avevva cobsumato il pasto, usata per condire un panino. Ulteriori approfondimenti, dunque, dovranno chiarire anche questo aspetto e se possa essere collegato alla morte. Sul tiramisù, invece, sono state effettuate già analisi qualitative, in particolare sulle proteine latte presenti, e ora ai carabinieri del Nas sono state affidate anche delle analisi quantitative.
Gli indagati
Ci sono 4 indagati per il caso della 20enne morta, causato da un tiramisù dichiarato vegano ma che invece, questa è l'ipotesi, conteneva "proteine del latte", alimento a cui la giovane era allergica. I reati sono omicidio colposo, frode nell'esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Lo comunica il procuratore di Milano Marcello Viola. Gli accertamenti sono stati delegati al Nas dei carabinieri e all'Ats. Il prodotto è stato ritirato dal "commercio a seguito di sequestro probatorio" disposto dalla Procura ed eseguito dalla Polizia.