Evaso Sestito, killer della 'Ndrangheta: era ai domiciliari, stava scontando l'ergastolo

Lombardia
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L'uomo, ritenuto affiliato alla 'Ndrangheta catanzarese, ha due condanne per omicidi. Era uscito dal carcere di Terni il 12 gennaio scorso e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa della sentenza della Cassazione prevista per dopodomani 

 

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Massimiliano Sestito, 52 anni, killer della 'Ndrangheta, è evaso nella notte del 30 gennaio dall'abitazione del padre a Pero, nel Milanese, dove stava scontando la detenzione domiciliare. L'uomo, secondo i carabinieri, per fuggire ha manomesso il braccialetto elettronico. Sestito ritenuto affiliato alla cosca catanzarese "Iozzo-Procopio-Chiefari" è condannato per due omicidi. Scarcerato da Terni il 12 gennaio scorso e sottoposto agli arresti domiciliari, era in attesa del verdetto della Cassazione prevista per dopodomani. Sul caso indagano i Carabinieri di Milano.

Non è la prima volta che tenta la fuga

Massimiliano Sestito a 30 anni è stato condannato per l'omicidio dell'appuntato dei carabinieri Renato Lio, ucciso il 20 agosto 1991 durante un posto di blocco a Soverato, in provincia di Catanzaro. Il killer  era in attesa di una sentenza della Cassazione per un altro omicidio quello del boss Vincenzo Femia, esponente di spicco nel panorama criminale della Capitale, ucciso da un commando il 24 gennaio in località Castel di Leva, all'estrema periferia di Roma. Condannato in primo grado all'ergastolo, era stato assolto nel 2019 dalla Corte d'appello di Roma. L’uomo considerato affiliato della 'ndrangheta catanzarese era già scappato nell'agosto 2013 durante un permesso premio. La Squadra mobile di Roma lo aveva catturato un mese dopo mentre si trovava in spiaggia a Palinuro, in provincia di Salerno.

 

Operazione antidroga a Caltanissetta dove i carabinieri del Nucleo Investigativo e gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito nove misure cautelari del gip, su richiesta della Procura, nei confronti di indagati per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, tentato omicidio, detenzione e porto d'arma comune da sparo. Per due degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per sei la misura degli arresti domiciliari, mentre uno è stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L'inchiesta è stata portata avanti tra gennaio e maggio 2021. ANSA/US POLIZIA E CARABINIERI +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ NPK +++

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Massimiliano Sestito, uno dei componenti del commando che la sera del 24 gennaio 2013, in via della Castelluccia di San Paolo, ha assassinato Vincenzio Femia. Roma, 8 Gennaio 2014. ANSA/ UFFICIO STAMPA/ POLIZIA DI STATO


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