“Non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvolte nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a sostenere che non l'abbia fatto per finalità corrutive", ha detto l'avvocato Franco Coppi nella sua arringa chiedendo l'assoluzione “perché il fatto non sussiste”
"La nostra richiesta è che Silvio Berlusconi venga assolto perché il fatto non sussiste, noi non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvolte nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a sostenere che non l'abbia fatto per finalità corrutive", ha detto l'avvocato Franco Coppi nella sua arringa nel processo milanese Ruby ter a carico del leader di FI e altre 28 persone. Già ad ottobre era intervenuto per chiedere l'assoluzione l'altro legale di Berlusconi, l'avvocato Federico Cecconi. La tesi della difesa è che quei versamenti alle ex ospiti delle serate di Arcore sono stati effettuati per aiutare le ragazze e per risarcirle dei danni a loro causati dallo scandalo mediatico. Dopo l'ultima udienza di oggi, il 15 febbraio, a distanza di oltre sei anni dalla prima udienza del gennaio 2017, il processo milanese arriverà a sentenza.
L'avvocato: “Le ragazze non erano testimoni, la corruzione non c'è”
Le ragazze ex ospiti delle serate di Arcore "non avrebbero mai potuto assumere la qualità di testimoni" e quindi, quando si sono sedute sul banco dei testi nei processi Ruby 1 e 2, non avevano la qualifica di "pubblico ufficiale", ha evidenziato, richiamandosi all'ordinanza del Tribunale milanese del novembre 2021, Coppi nel suo intervento durato circa mezz'ora, facendo riferimento al merito che a questioni giuridiche. "Siamo convinti che la valutazione di queste questioni porti a ignorare tutte le problematiche in fatto", ha aggiunto il legale. I giudici del processo, infatti, a novembre 2021 con un'ordinanza hanno dichiarato inutilizzabili tutti i verbali delle ragazze resi nei processi Ruby (le presunte false testimonianze), perché in sostanza le giovani, secondo il Tribunale, andavano già indagate dal marzo 2012 e sentite in aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati, cosa non avvenuta. "Se tutte queste promesse e versamenti di denaro contestati - ha chiarito Coppi - sono stati fatti a persone che non erano testimoni, che non erano pubblici ufficiali il reato di corruzione non si integra".
"La qualità di teste si acquista con la citazione", ha aggiunto il legale, ossia quando la persona viene convocata per deporre. E ha respinto, dunque, la tesi dell'accusa secondo cui le ragazze sarebbero state testi già nell'autunno 2011 (prima di quando andavano indagate, stando all'ordinanza) quando erano state indicate nelle liste testi dei processi. "Mi concentrerò solo su alcune tesi di rincalzo o subordinate - ha esordito il difensore - soprattutto di natura giuridica, perché siamo convinti che la valutazione di queste questioni porti ad ignorare tutte le problematiche in fatto".
Il processo Ruby Ter
Oggi ha parlato anche la difesa di Giovanna Rigato, una delle cosiddette 'ex olgettine', e si sono conclusi quindi gli interventi difensivi. "È stata aiutata per molto tempo dal dottor Berlusconi - ha detto il legale di Rigato - e quindi ha ritenuto di godere di un diritto di prelazione per essere aiutata ancora". Il riferimento è al processo in cui è imputata a Monza per tentata estorsione ai danni del Cavaliere. Per Berlusconi, imputato assieme ad altri 28, l'aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio (che ha preso la parola per le repliche) hanno chiesto 6 anni di reclusione e una confisca da 10 milioni di euro.
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Il pm: “La difesa vuole una sentenza che eluda le prove”
"La difesa di Berlusconi chiede una sentenza con cui si eluda in tutti i modi il merito, ossia le prove che la Procura ha raccolto, vuole una sentenza scollata dalla prova, vuole una sentenza che dribbli in tutti i modi le prove raccolte", ha invece affermato il pm Luca Gaglio in fase di repliche. Il riferimento del magistrato è alla tesi difensiva legata all'ordinanza dei giudici del novembre 2021 con cui i giudici della settima penale avevano dichiarato inutilizzabili tutti i verbali resi dalle ragazze. "La consapevolezza delle ragazze di essere testimoni emerge chiaramente dalla prove raccolte, dicevano 'andiamo in Procura' quando erano arrabbiate", ha spiegato ancora il pm. Tra l'altro Gaglio ha fatto notare, facendo riferimento alle considerazioni del difensore Cecconi su presunti ricatti da parte di alcune ragazze, che non c'è stata, però, "alcuna denuncia, alcun esposto, solo nei confronti di Rigato è stato presentato".
"Questo processo è durato 6 anni, non 12 anni come detto dalle difese, è stato molto lungo per i rinvii per il Covid, ma anche per le richieste di impedimento dell'imputato Berlusconi", ha poi spiegato Gaglio. Il 25 gennaio ci saranno le repliche delle difese e il 15 febbraio la camera di consiglio per il verdetto.