Spettacolo
Boris Godunov, alla Prima della Scala anche Mattarella e Meloni. FOTO
Il Teatro milanese inaugura la stagione con 13 minuti di applausi per l'opera di Modest Petrovič Musorgskij. Presenti le più alte cariche politiche italiane e internazionali. La presidente della Commissione europea: 'Penso che i compositori russi come Musorgskij o Cajkovskij siano fantastici così come Tolstoij o Dostoevskij. Non dovremmo permettere che Putin distrugga questo fantastico Paese'. Il presidente del Consiglio: 'Conoscete la mia posizione sulla guerra, ma penso che la cultura sia un'altra cosa'
Il Teatro alla Scala di Milano ha inaugurato la stagione con l'opera Boris Godunov di Modest Petrovič Musorgskij, con la direzione del maestro Riccardo Chailly e con la regia di Kasper Holten. Sono stati tredici i minuti di applausi alla fine della rappresentazione
Presenti le più alte cariche politiche italiane e internazionali. Fra loro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che al suo ingresso nel palco d'onore è stato accolto da un lungo applauso del pubblico, che si è alzato in piedi per omaggiarlo. Poi come di consuetudine l'orchestra della Scala ha fatto risuonare l'inno nazionale e poi l'Inno alla Gioia di Beethoven, inno dell'Europa, in omaggio alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen
Fra le autorità presenti alla Prima della Scala anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che oggi ha pranzato con Mattarella. Il capo dello Stato ha parlato con lei delle polemiche legato al fatto che l'opera della Prima sia russa: "Sono posizioni che non condivido sia sul piano culturale sia su quello politico. La grande cultura russa è parte integrante della cultura europea. È un elemento che non si può cancellare. Mentre la responsabilità della guerra va attribuita al governo di quel Paese non certo al popolo russo o alla sua cultura"