Roberto Maroni, i funerali di Stato nella Basilica di San Vittore a Varese

Lombardia
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Il feretro è stato accompagnato da diversi applausi. Fra le altre autorità presenti anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Proclamato il lutto cittadino in città e allestito un maxi schermo in corso Matteotti per le esequie. Il figlio: "Per te non è stato facile essere un padre"

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Si sono svolti a Varese, nella Basilica di San Vittore, i funerali di Stato dell’ex ministro dell’Interno e segretario federale della Lega nel 2012 e nel 2013 Roberto Maroni, scomparso martedì all'età di 67 anni (LE FOTO DEI FUNERALI). La decisione è stata presa ieri all’unanimità dal Consiglio dei ministri.

L'arrivo del feretro

Il feretro di Maroni - una bara di legno chiaro, con un cuscino di fiori bianco - è stato accompagnato da diversi applausi che sono proseguiti anche nella chiesa. Dietro il feretro era presente la famiglia. 

L arrivo del feretro di Roberto Maroni   nella basilica di San Vittore a Varese per il funerale di Stato dell ex ministro. Varese 25 Novembre 2022
ANSA / MATTEO BAZZI
Il feretro di Roberto Maroni alla Basilicia di San Vittore a Varese - ©Ansa

Vescovo Milano: "La gente lo percepiva come uno di noi"

"Qui a Varese ho sentito dire spesso in questi giorni, 'era uno di noi'. È bello quando un politico riesce a farsi percepire così come uno di noi". Con queste parole il vescovo ausiliare di Milano Giuseppe Vegezzi ha ricordato Roberto Maroni nell'omelia durante i funerali. "Le sue origini umili non le ha mai rinnegate e le ha sempre vissute con normalità, soprattutto quando tornava a Lozza dove era non il ministro ma il marito di Emilia e il padre di Chelo, Fabrizio e Filippo - ha aggiunto -. È bello pensarlo che sta cantando anche per noi". Il vescovo ha rinfatti icordato la sua passione per la musica nella band Distretto51, e quando suonava ai matrimoni in chiesa. "Aveva uno stile capace di ascoltare e capire tutti - ha concluso - e ha sempre inteso l'impegno politico come servizio per il bene dei cittadini. Un uomo sempre pronto per dialogare e mai teso a distruggere".

Il messaggio di Delpini: "Maroni politico capace senza aggressività"

Roberto Maroni "è stato un uomo politico capace di passione e moderazione, di determinazione senza aggressività". Così in un messaggio letto durante i funerali di Stato l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha ricordato l'ex ministro dell'Interno. È stato un uomo politico "capace di aver cura dell'insieme, di proporsi e di farsi da parte", ha concluso.

Il figlio: "Per te non è stato facile essere un papà"

"Papi sappiamo che per te non è stato facile essere un papà perché il tuo lavoro, che era la tua passione, ti portava spesso lontano da casa. Accendevamo la tv e ti vedevamo lì ma non siamo mai stati arrabbiati con te, era sempre una gioia vederti tornare nel weekend". Così Filippo Maroni ha ricordato il padre al termine dei funerali. "Eri introverso, un timidone e nonostante i vertici, e i G8 con i potenti del globo, nonostante i comizi e le ospitate tv, per te era tanto difficile tirare fuori le tue emozioni - ha aggiunto -. A tante cose ha sempre dovuto pensare la mamma, tu non sapevi bene come si fa ma sapevi che ci volevi un bene infinito. Con quegli abbracci che ci davi quando ci dicevi ti voglio bene. Ti sentivi in colpa perché non eri molto presente ma nei momenti di difficoltà hai capito che la famiglia poteva essere un porto, che era qualcosa di cui avevi bisogno. Hai capito che ci sono cose più importanti della politica". "Non ci hai fatto mai mancare il tuo affetto e le rassicurazioni fino all'ultimo, per non darci pena. Ti sei impegnato tanto per essere un buon papà, anche quando non riuscivi più ad alzarti dal letto. Noi lo sappiamo bene perché il tuo amore ci è arrivato tutto - ha concluso -. Buon cammino papà".

La moglie e i figli al seguito del feretro
La moglie e i figli al seguito del feretro - ©Ansa

Il maxi schermo in corso Matteotti per i funerali

Il centro della città, dove si trova la Basilica di San Vittore, è statp transennato e chiuso al pubblico per i funerali di Stato. I cittadini hanno potuto assistere alle esequie da un maxi schermo che è stato allestito per l'occasione in corso Matteotti a due passi dalla basilica.

Lo strisione alla sede storica della Lega: "Grazie Bobo"

"Grazie Bobo". Con questa scritta su uno striscione affisso fuori dalla storica sede della Lega di Varese, in piazza Podestà, il partito e i militanti hanno voluto salutare e ringraziare Roberto Maroni nel giorno dell'ultimo saluto nella sua città.

Lutto cittadino a Varese

Oggi a Varese è stato proclamato il lutto cittadino. In piazza sono stati schierati i gonfaloni di diversi comuni e Regioni, tra cui quello della Regione Campania. "Tutte le forze politiche al di là degli schieramenti gli riconoscono due qualità: la lealtà e la correttezza", ha sottolineato il sindaco di Varese Davide Galimberti.

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L arrivo del feretro di Roberto Maroni   nella basilica di San Vittore a Varese per il funerale di Stato dell ex ministro. Varese 25 Novembre 2022
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Il feretro di Roberto Maroni alla Basilica di San Vittore a Varese - ©Ansa

Le istituzioni presenti

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni era presente insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa ed è stata accolta da un applauso. Presente anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana. I tre governatori leghisti, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Luca Zaia sono entrati insieme in chiesa. C'erano anche il segretario e vice premier Matteo Salvini, il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, il senatore Pd Pierferdinando Casini, il ministro dello Sport Andrea Abodi, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e l'ex premier Mario Monti. Sul posto è arrivata anche Letizia Moratti, candidata alla presidenza della Regione Lombardia con il Terzo polo.

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriva, accompagnata dal presidente del Senato Ignazio La Russa, a Varese, dove, nella basilica di San Vittore, si tengono i funerali di Stato dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni, 25 Novembre 2022. ANSA/MATTEO BAZZI
Il presidente del Senato Ignazio La Russa e la presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni - ©Ansa

Meloni: "Italia è stata fortunata a poter contare su di lui"

"Era una persona capace di grande visone e di grande concretezza. Era una delle persone che ho conosciuto che più sapevano fare il gioco di squadra". Così la premier Giorgia Meloni visibilmente commossa ha ricordato Roberto Maroni lasciando i funerali di Stato a Varese. "Ne ho un ricordo straordinario, tra l'altro ci sentivamo - ha concluso -. Penso che l'Italia sia stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni".

Majorino: "Maroni era persona perbene"

"Credo che Roberto Maroni fosse davvero una persona perbene e anche un interlocutore molto piacevole. Un avversario leale, quindi credo che la Lombardia abbia perso una persona seria". Così il candidato alla presidenza della Regione Lombardia del centrosinistra Pierfrancesco Majorino, ha ricordato Roberto Maroni arrivando ai funerali di Stato.

Sala: "Era un amico, un visionario che amava il dialogo"

"Per me Roberto Maroni era un amico e molto anche un confidente, una persona di cui ci si poteva fidare. Quando c'erano cose delicate e volevi confrontarti con qualcuno, con lui eri sicuro che non sarebbero uscite dalla stanza. Era quel tipo di persona che mancherà per questo". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivando ai funerali di Stato. "A volte è molto meglio il confronto con qualcuno che non è della tua parte politica e non ti dà necessariamente ragione - ha aggiunto -. Maroni ha rappresentato uno stile che oggi, anche in generale nella politica, non vediamo più, quello stile dialogante che dovrebbe caratterizzate tutti. Da alcuni mesi avevo smesso di disturbarlo al telefono ma ci siamo scritti messaggi fino alla settimana scorsa". Sala ha poi ricordato anche il contributo dato da Maroni alla candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026. "Era molto visionario. Aveva una capacità di guardare molto avanti nei tempi, che mancherà. Le Olimpiadi le abbiamo portate a casa anche grazie a lui - ha concluso -. Ma soprattutto in lui c'era una incrollabile fiducia sul fatto che lo si potesse fare e che si potevano fare le cose con coraggio. Era un uomo molto coraggioso".

Salvini: "Bello vedere anche sindaci di idee diverse"

"È stato un orgoglio per la Lega e per l'Italia. La sua città e la sua comunità gli hanno dato il saluto più bello, è stato bello vedere anche altri sindaci di territori diversi e idee diverse". Così Salvini ha ricordato Roberto Maroni uscendo dalla storica sede della Lega di Varese. "Era una persona seria, anche il sole lo saluta. È il modo giusto per ringraziarlo", ha aggiunto. A chi gli ha chiesto quale eredità politica lascia Maroni, Salvini ha risposto: "Risolvere i problemi e non crearli. Siamo qua per questo. Lui ha fatto il segretario federale prima di me e per me sarà ancora più impegnativo ed emozionante guadagnarmi la fiducia giorno per giorno".

Giorgetti: "Ci lascia in eredità un pensiero profondo"

"L'eredità è quella di un pensiero profondo e quella di un pensiero lungo. Questa è l'eredità che lascia alla famiglia della Lega, un pensiero profondo e lungo". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha ricordato Maroni.

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