Il prefetto di Varese ricorda Maroni: sempre disposto ad ascoltare

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Così ha parlato Salvatore Rosario Pasquariello, a proposito del politico leghista scomparso quest'oggi: "Una persona garbata, allegra, a modo e molto semplice, non aveva mai l'atteggiamento di chi prevarica"

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"Era una persona garbata, allegra, a modo e molto semplice, non aveva mai l'atteggiamento di chi prevarica, era sempre disposto ad ascoltare, a confrontarsi e a tener conto delle opinioni degli altri": così il prefetto di Varese, Salvatore Rosario Pasquariello, ricorda Roberto Maroni, morto all'età di 67 anni dopo aver lottato contro una grave malattia.

"Era solito mandarmi riflessioni su quanto accadeva in Italia"

"L'ho conosciuto quando era ministro nel 2008 e io lavoravo a Varese occupandomi dell'area Ordine e sicurezza pubblica e con lui e il prefetto Simona Vaccari abbiamo predisposto il Patto per la sicurezza tra Ministero dell'Interno, Città di Varese, Città di Busto Arsizio e Città di Gallarate - aggiunge Pasquariello -. L'ho rivisto adesso quando sono tornato a Varese da prefetto, è venuto a salutarmi. Mi ha parlato dell'incarico che aveva ricevuto sul caporalato da parte del ministro dell'Interno e poi ci siamo sentiti ancora telefonicamente o per messaggio. Lui usava mandarmi qualche sua riflessione su fatti che accadevano anche a livello nazionale ed io ho molto apprezzato che mi includesse tra gli amici a cui inviava le sue osservazioni".

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