L'agitazione indetta nel giorno di una prova d'insieme di Boris Godunov, opera che aprirà la stagione il prossimo 7 dicembre. Il 23 prevista l'assemblea dei lavoratori, in cui si discuterà del rinnovo del contratto
Sabato 26 novembre si terrà uno sciopero indetto dai sindacati della Scala, nel giorno di una prova d'insieme di Boris Godunov, l'opera che inaugurerà la stagione il prossimo 7 dicembre alla presenz.
Il motivo dello sciopero
La ragione è il rinnovo del contratto di lavoro, di cui si discute da tempo e per cui i sindacati avevano già proclamato lo stato di agitazione lo scorso 3 novembre. L'ostacolo più grande riguarda l'aumento degli stipendi tenendo conto dell'impennata dell'inflazione. I sindacati avevano chiesto adeguamenti per circa cinque milioni, la Scala aveva dato una disponibilità di circa 2,5. Dal canto loro i sindacati hanno limato le richieste scendendo, hanno spiegato, a circa quattro milioni cioè a una cifra "molto inferiore all'inflazione" come ha sottolineato Paolo Puglisi della Cgil. Ma per ora l'accordo non è stato chiuso. Il sovrintendente Dominique Meyer che li ha incontrati oggi ha detto che sottoporrà le richieste dei lavoratori al consiglio di amministrazione in programma lunedì prossimo.
Assemblea dei lavoratori
E' invece fissata per il 23 novembre l'assemblea dei lavoratori, in cui si discuterà del rinnovo del contratto e della dichiarazione di sciopero prevista per la seconda prestazione del 26. Nel comunicato congiunto, i sindacati spiegano che con la direzione del teatro è stato deciso di andare avanti con gli incontri tecnici nei vari settori per rimodulare la metodologia e anche l'orario di lavoro, che potrebbe essere ridotto, salvaguardando la produttività del Teatro. I rappresentanti considerano tuttavia: "Insufficiente la quantità economica sino ad ora proposta per il rinnovo contrattuale e hanno chiesto un significativo avanzamento delle disponibilità aggiuntive per il recupero almeno parziale dell'inflazione, per l'introduzione di una polizza complementare sanitaria base e per l'incremento della previdenza del fondo Byblos". Per i compensi, le richieste dei sindacati ha spiegato Paolo Puglisi della Cgil sono di adeguamenti nell'ordine del "3-4% rispetto al 12%" di inflazione. La direzione: "Nel prendere atto delle dichiarazioni sindacali, ha comunicato che sottoporrà le richieste all'attenzione del Consiglio di Amministrazione convocato lunedì".