Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 25 chili di eroina, 33 di hashish, 134 grammi di cocaina e quasi 200mila euro in contanti
Quindici misure cautelari sono state emesse a seguito di un'indagine della polizia nei confronti di un gruppo criminale composto da cittadini albanesi e marocchini, ritenuti i presunti responsabili di un giro di spaccio di stupefacenti che avrebbe coinvolto anche il cosiddetto 'boschetto della droga' di Rogoredo, a Milano.
Gli arresti
Sono dieci le persone arrestate al momento, due delle quali si trovavano già in carcere. I presunti capi della banda però si sarebbero spostati tutti in patria, dove sono stati estesi i mandati di arresto. Gli investigatori della Mobile ritengono che l'alleanza tra le due presunte bande permettesse di far arrivare, dalla Turchia via Albania e poi su gomma in Italia, diversi chili al mese di eroina che poi i magrebini tagliavano ulteriormente rispetto a un primo 'taglio' effettuato dagli albanesi, spacciandola poi in varie aree verdi, dal boschetto di Rogoredo al Parco delle Groane. Le accuse sono di associazione per delinquere e spaccio di droga in concorso.
Le indagini
"L'attività investigativa, iniziata a febbraio 2021 - si legge in una nota - ha riguardato il fenomeno dello spaccio di droga destinato ai consumatori delle varie zone boschive cittadine e dell'hinterland milanese. Le indagini hanno permesso di accertare l'esistenza di una vera e propria associazione per delinquere con struttura verticistica, dedita al traffico di ingenti quantitativi di eroina, ma anche cocaina e hashish, proveniente dall'estero per l'immissione nel mercato illecito". E ancora: "Caratterizzatasi come una joint venture tra un gruppo albanese e uno marocchino, l'associazione aveva come obiettivo il traffico all'ingrosso di stupefacenti da rivendere al dettaglio nelle varie piazze di spaccio milanesi. Gli albanesi, secondo le accuse, si sarebbero occupati di approvvigionamento e logistica, preparando le dosi in un appartamento in viale Umbria, a Milano, mentre i cittadini magrebini acquistavano droga da questi in ingenti quantitativi per poi a loro volta tagliarla e immetterla nelle piazze di spaccio boschive che gestivano tra le quali il bosco di Rogoredo, dove veniva venduta al dettaglio". Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati 25 chili di eroina, 33 di hashish, 134 grammi di cocaina e quasi 200mila euro in contanti.