Sala contro Sgarbi: non mi va di farmi prendere in giro

Lombardia
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Il primo cittadino di Milano torna sulle dichiarazioni di Vittorio Sgarbi su San Siro e la Pietà Rondanini: "Chiederò a Meloni quali sono le sue deleghe"

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Continua lo scontro a distanza tra il sindaco di Milano Beppe Sala e Vittorio Sgarbi, con il primo cittadino che è tornato sulle dichiarazioni del neo sottosegretario alla cultura sulla Pietà Rondanini e San Siro.

"Non mi va di farmi prendere in giro"

Parlando di Sgarbi il primo cittadino ha dichiarato: "Farmi prendere in giro da continue esternazioni che non hanno fondamento assolutamente non mi va, una volta dice che sposterà la Pietà, la seconda volta dice che metterà un vincolo. Può darsi che io non abbia studiato abbastanza ma i vincoli li mette la soprintendenza" ha aggiunto a margine del Comitato provinciale sull'ordine e la sicurezza pubblica il primo cittadino.

"Se Sgarbi vuole fare anche il sovrintendente lo chieda al presidente del consiglio"

"Lo stadio di San Siro è stato esaminato dalla sovrintendenza a lungo e si è definito che non era vincolabile. Non l'ho deciso io. Se Sgarbi vuole fare anche il sovrintendente lo chieda al presidente del consiglio", ha spiegato il sindaco Sala, commentando quanto detto dal neo sottosegretario alla Cultura secondo cui San Siro non si può abbattere perché ha più di 70 anni e quindi sarebbe vincolato. "È un po' strano che nel nostro Paese decisioni prese da istituzioni delegate vengano smentite dalla politica - ha concluso -. Tutto può essere ma chiederò spiegazioni al presidente de consiglio".

La lettera a Giorgia Meloni

Sala, come preannunciato stamattina, ha diffuso e inviato una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per chiederle dei chiarimenti in merito alle deleghe del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. "Il Sottosegretario Sgarbi, a poche ore dalla sua nomina, ha formulato pubblicamente affermazioni che reputo prive di fondamento giuridico", ha spiegato il sindaco nella sua lettera. Questo in particolare su due temi. Il primo riguarda "la preannunciata volontà" di riportare nella sua posizione originaria, cioè nella Sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco, la Pietà Rondanini di Michelangelo, al momento esposta nell'ospedale spagnolo del Castello.

Il tema stadio

Il secondo tema "ha a che fare con le iniziative anticipate in ordine a possibili vincoli da imprimere allo Stadio Meazza". Vittorio Sgarbi ha infatti spiegato come sarebbe pronto a mettere un vincolo allo stadio se dovesse servire a non abbatterlo dopo la realizzazione dello stadio nuovo di Inter e Milan. "Si tratta di affermazioni che non tengono conto di percorsi realizzati e assai apprezzati, come nel caso della esposizione della Pietà di Michelangelo e, per ciò che attiene allo Stadio, a complessi iter amministrativi che hanno già coinvolto più Enti - ha spiegato Sala -. Ma soprattutto queste dichiarazioni appaiono esorbitare dalle competenze del Sottosegretario e sembrano piuttosto destinate ad alimentare confusione e disorientamento che certamente nuocciono al corretto esercizio dei poteri pubblici nell'interesse della collettività". "Faccio appello, pertanto, alla autorevolezza del Suo ruolo per chiederLe chiarezza su queste vicende, precisando anche all'interessato gli effettivi ambiti di competenza del Sottosegretario, soprattutto in relazione alle responsabilità della Soprintendenza ai Beni Culturali - conclude Sala -. Confido nella puntualità del Suo cortese riscontro, rinnovando l'impegno ad un reciproco leale rapporto di collaborazione tra le diverse Istituzioni del nostro Paese".

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