
Vittorio Sgarbi: 70 anni tra critica d'arte, politica e litigi in tv. FOTOSTORIA
Nato l’8 maggio 1952, è stato più volte membro del Parlamento. Attualmente è deputato alla Camera e sindaco nel comune di Sutri. È noto per aver costruito la sua presenza, soprattutto televisiva, sull’uso della polemica, talvolta aggressiva, che negli anni gli è valsa vari guai giudiziari per diffamazione. Ecco la sua carriera
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara l’8 maggio 1952. Oggi compie 70 anni. È un critico d’arte, politico, opinionista e personaggio televisivo. È stato più volte membro del Parlamento e attualmente ricopre la carica di sindaco nel comune di Sutri (VT) oltre a essere deputato alla Camera. Personaggio istrionico, è noto per aver costruito la sua presenza sull’uso della polemica, anche sopra le righe. Ecco la sua carriera
GUARDA IL VIDEO: Sgarbi trascinato fuori dall'Aula della Camera: VIDEODopo essersi laureato in Filosofia all’Università di Bologna, si perfeziona in Storia dell’Arte. Nel 1977 viene assunto dalla Soprintendenza ai beni storici e artistici in Veneto. Contestualmente inizia la sua carriera politica nella Federazione Giovanile del Partito Monarchico
40 anni di Maurizio Costanzo Show: i personaggi che ha lanciato con il suo programma. FOTO
Negli Anni ’80 si afferma come personaggio televisivo con frequenti ospitate al Maurizio Costanzo Show, dove si esibiva in lezioni d’arte e accesi diverbi con gli altri ospiti. Dal 1992 al 1999 ottiene la conduzione di un suo programma, Sgarbi quotidiani
Vittorio Sgarbi indagato, voleva vendere senza licenza una tela del '600Nel 1992 viene eletto sindaco di San Severino Marche con il Partito Socialista Italiano. Nello stesso anno è eletto deputato alla Camera per il Partito Liberale Italiano. Si avvicina al Partito Radicale, nel 1994 e 1996 viene eletto nelle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi
Brescia, inchiesta Ruby Ter: chiuse indagini su Vittorio Sgarbi per diffamazioneNel 1999 Sgarbi fonda il movimento I Liberal e viene eletto alle europee nella circoscrizione Nord-Est. Poco più tardi il movimento si unisce a Forza Italia. Nel 2001 Sgarbi viene eletto deputato con Forza Italia e diventa sottosegretario ai Beni culturali dal 2001 al 2002. L'incarico gli viene revocato dal Consiglio dei ministri a causa di numerose polemiche con il ministro Giuliano Urbani
Sgarbi cacciato dall'Aula della Camera: i meme più divertenti sui social. FOTONel 2006 si candida a sindaco di Milano, ma si accorda con la candidata della Casa delle Libertà Letizia Moratti per ritirare la sua candidatura. Dopo la vittoria dell’ex ministra, Sgarbi viene scelto come assessore alla Cultura, carica che gli viene revocata dalla stessa Moratti a causa della falsificazione di una delibera comunale
Nel 2008 viene eletto sindaco di Salemi, in Sicilia. Qui nomina “assessori” personaggi come il cantante Morgan e Oliviero Toscani. Nel 2012 il Consiglio dei ministri scioglie l'amministrazione comunale di Salemi guidata da Vittorio Sgarbi per infiltrazioni mafiose
Nel 2014 viene indicato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, come Ambasciatore dell'Expo 2015 di Milano per le belle arti
Proprio in occasione dell’Expo si è reso protagonista di una polemica sull’eventuale prestito dei Bronzi di Riace, che erano stati giudicati intrasportabili, dichiarando che “le due statue sono ostaggio della 'ndrangheta”
Nel 2017 fonda Rinascimento, un nuovo movimento che pone al centro del proprio programma politico la bellezza. Dopo numerosi altri incarichi locali, alle elezioni politiche del 2018 viene eletto alla Camera come capolista del proporzionale per Forza Italia, con cui il suo movimento si era federato

Durante la sua carriera Sgarbi ha affrontato numerosi procedimenti giudiziari e ha subito varie condanne in sede penale e civile, principalmente pene pecuniarie per diffamazione e ingiuria

Nel 1996 è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali nel 1989-1990

Tra le altre, è stato condannato nel 1998 per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo, guidato da Gian Carlo Caselli; per diffamazione nel 2011 a favore della pm milanese Ilda Boccassini; sempre nel 2011, per diffamazione del pool di Mani Pulite
Nel 2008 e poi ancora nel 2010 è stato condannato in sede civile per ingiuria contro il giornalista Marco Travaglio per averlo insultato in due occasioni in programmi televisivi. È stato condannato anche per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale nel 2015 all’Expo

Nell'aprile del 2019 viene nominato presidente del Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Durante la pandemia di Covid-19 si è opposto a tutte le misure sanitarie adottate dal governo, promuovendo l'abrogazione della certificazione verde e delle restrizioni introdotte