Si stanno rintracciando alcuni autori delle segnalazioni sui social. Nei confronti delle persone individuate potranno essere emessi provvedimenti di divieto di accesso alle strutture sportive
Sono stati individuati dalla Digos di Milano gli ultras che, sabato 29 ottobre, hanno fatto svuotare la Curva Nord a San Siro durante Inter-Sampdoria, dopo che si era diffusa la notizia dell'omicidio di Vittorio Boiocchi. Tutto si è svolto regolarmente, fanno sapere dalla questura di Milano, fin quando, dopo la notizia dell’agguato delle 19.48, la Curva stessa ha ritirato gli striscioni esposti e deciso di non diffondere i consueti slogan e cori di incitamento alla squadra. Inoltre, alla fine del primo tempo, molti supporters della Curva sono usciti dallo stadio per recarsi al Baretto, loro abituale luogo di ritrovo. Nel corso del secondo tempo, confermato il decesso di Boiocchi, altri tifosi nerazzurri hanno lasciato in massa il settore Secondo anello verde, che si è rapidamente svuotato. (LE INDAGINI)
Le indagini
D’intesa con il direttore generale dell’Inter, la questura di Milano, impegnata con la Digos a monitorare le intenzioni dei vertici della Curva, ha provveduto rapidamente a ricalibrare il servizio con riposizionamento degli steward per gestire il deflusso di circa 7.500 persone cercando di scongiurare che il non previsto e disordinato movimento potesse avere ricadute per l'incolumità della massa di persone in movimento ed evitando che la tifoseria potesse dare luogo ad azioni scomposte e pericolose per persone o cose. La digos, d’intesa con l’autorità giudiziaria, ha avviato un’attenta analisi dei filmati dell’impianto di videosorveglianza dello stadio e ha già individuato alcuni ultras che hanno provocato il deflusso. Individuato anche un altro ultras responsabile di aver usato violenza verso una persona che esitava a lasciare lo stadio. Sono in corso altri approfondimenti su due persone che hanno contattato il 112 Nue per lamentare, circa un’ora dopo i fatti, di essere stati allontanati dagli spalti. Si stanno, inoltre, rintracciando alcuni autori delle segnalazioni sui social. Nei confronti delle persone individuate potranno essere emessi provvedimenti di divieto di accesso alle strutture sportive.