Bisognerà stabilire se l'uomo abbia avuto un malore, ma non si esclude che sia stato colto da narcosi da azoto
Il corpo del sub di 41 anni è stato ritrovato nelle acque del ramo lecchese del lago di Como. Come riporta La Repubblica, ci sono volute molte ore per ritrovarlo. Il sommozzatore si trovava a una profondità considerevole - oltre gli 80 metri - quando si è trovato in difficoltà. Sono state mobilitate unità di pronto intervento dei vigili del fuoco e della centrale d'emergenza 112. La zona è stata circoscritta ed è stato richiesto l'invio di attrezzature speciali da Genova. Le ricerche sono proseguite per tutta la giornata, ostacolate poi dal sopraggiungere dell'oscurità.
Il ritrovamento
Soltanto in serata, dopo oltre sette ore, è stato recuperato il corpo, che era probabilmente rimasto impigliato sul fondale a una profondità di 100 metri. Adesso bisognerà stabilire se l'uomo abbia avuto un malore, ma non si esclude che sia stato colto da narcosi da azoto.
