Covid, Maria Rita Gismondo: “Stop a bollettini per risvegliarci da questo incubo sociale"

Lombardia

"Avrebbero dovuto stopparli già da tempo", ha affermato la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano

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"I bollettini" giornalieri su Covid-19 "avrebbero dovuto stopparli già da tempo" ed eliminarli "sarà la prima cosa da fare per risvegliare la gente da questo incubo sociale", ha affermato Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, su questo punto come su altri si dice "assolutamente d'accordo con il collega Francesco Vaia", il direttore generale dell'Inmi Spallanzani di Roma, che in un'intervista a 'Libero' ripete il suo "basta" alla conta quotidiana dei morti Covid. (COVID, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

Gismondo: “Niente più bollettini”

"Niente più bollettini" né sulla positività generica a Sars-CoV-2 né sul numero di decessi, "che non ha alcun significato e che spesso non è neanche corretto - sottolinea l'esperta all'Adnkronos Salute - nel senso che quelli che vengono registrati come morti Covid non sono tutti pazienti che hanno perso la vita per la malattia Covid-19, ma anche ricoverati per altre patologie gravi, risultati positivi al coronavirus". Con Vaia "ci confrontiamo spesso - evidenzia Gismondo - e le nostre idee, i nostri pensieri su questa pandemia hanno sempre coinciso".

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