Nel 2030 ci saranno 2 mila bambini in meno rispetto a oggi, mentre adesso abbiamo il 65% in più di ottantenni rispetto a 20 anni fa
Milano è una città che invecchia e fa meno figli, una città dove si vive in casa da soli, e con pochi soldi. Come riporta La Repubblica, nel 2030 ci saranno 2 mila bambini in meno rispetto a oggi, mentre adesso abbiamo il 65% in più di ottantenni rispetto a 20 anni fa. I dati demografici parlano chiaro e il Comune sulla base di queste, che ormai sono tendenze consolidate da anni, riprogetta il suo Welfare.
Le dichiarazioni
"La fascia di popolazione più a rischio è quella delle famiglie con minori, tanto che si calcola che il 17% dei bambini sia a rischio di povertà assoluta, qui a Milano come nel resto d'Italia, Quindi, occorre insistere sulle misure di sostegno al reddito e sugli interventi per accompagnare le famiglie nei quartieri. Chiusa la sperimentazione Qubì avviata nelle periferie con Fondazione Cariplo e un gran numero di associazioni di quartiere, ora la mettiamo a sistema", le parole dell'assessore al Welfare Lamberto Bertolé.
I dati
Gli over 65 sono circa 312mila e sono aumentati del 6,5% negli ultimi 20 anni. I grandi anziani che hanno più di 80 anni sono 115.500, l'8,4% della popolazione totale. I quartieri "più vecchi" dove, cioè, il numero di anziani ogni 100 abitanti è superiore alla media cittadina, sono in periferia: Barona, Gallaratese, Trenno. Sono anziani che spesso vivono in solitudine, tanto che se una famiglia su due (oltre il 47%) a Milano è costituita da una persona che abita da sola, in un caso su due si tratta di un settanta-ottantenne. È per questo che il piano comunale punta molto sull'assistenza domiciliare, unica alternativa al ricovero nelle costose Rsa. Invece, i bambini rappresentano circa il 15% della popolazione milanese. Negli ultimi 20 anni sono aumentati del 3% grazie alle famiglie straniere, ma anche loro soffrono la crisi e fanno meno figli. Una famiglia su cinque con bambini a Milano fa fatica ad arrivare a fine mese. Sono stati stanziati quindi oltre 2,1 milioni per dare contributi fino a 400 euro a quasi cinquemila nuclei.