Casarile, tentato infanticidio: bimba 8 mesi in gravi condizioni, fermato compagno madre

Lombardia

È successo in un condominio in via Colombo ieri pomeriggio. La piccola è stata colpita con ripetuti calci, pugni e schiaffi. L'uomo avrebbe già ammesso le proprie responsabilità davanti agli investigatori

ascolta articolo

Una bambina di appena 9 mesi (inizialmente si era parlato di 8 mesi, poi il dato sull'età è stato corretto dagli inquirenti) è ricoverata in gravi condizioni dalla tarda serata di ieri all'ospedale di Bergamo Papa Giovanni XXIII dopo essere stata colpita con ripetuti calci, pugni e schiaffi dal compagno 28enne della madre, attualmente in stato di fermo per tentato omicidio aggravato. Il tentato infanticidio è avvenuto ieri pomeriggio nel Milanese, nell' appartamento di un condominio in via Colombo a Casarile (in provincia di Milano), un Comune del Sud Milanese vicino a Binasco e ai confini con la provincia di Pavia.

La vicenda

A chiamare i soccorsi, ieri, è stata la nonna. I familiari hanno spiegato ai sanitari che la neonata era caduta dal seggiolone, procurandosi così le ferite (un particolare ancora in attesa di conferma). I medici, osservando sul corpicino della bambina numerose ecchimosi e lividi, non hanno creduto a questa versione ed hanno avvisato i carabinieri. La bimba è stata prima trasportata al Policlinico San Matteo di Pavia, ma considerata la gravità delle sue condizioni è stata successivamente trasferita a Bergamo. La piccola è politraumatizzata, con diverse fratture, lividi ed ecchimosi in diverse parti del corpo e come scrive la procura in una nota, "si trova attualmente in coma farmacologico".

Le indagini

Sul caso indaga la procura di Pavia, che continua gli accertamenti per fare luce sull'episodio e appurare altre eventuali responsabilità oltre a quelle del patrigno. Il sopralluogo nell'abitazione, effettuato dai carabinieri, ha permesso di trovare ulteriori riscontri.

 

La posizione del 28enne

Il 28enne fermato, accompagnato alla caserma dei carabinieri di Pavia e interrogato in mattinata dal sostituto procuratore di turno alla presenza del difensore d'ufficio, ha ammesso di aver commesso il fatto. L'uomo è stato messo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Dopo l'interrogatorio è stato portato nel carcere di Torre del Gallo a Pavia: la procura nelle prossime ore chiederà al giudice per le Indagini preliminari la convalida del fermo.

La nota della procura

"Secondo quanto ad oggi emerge dalle indagini - sottolinea la nota diffusa nel tardo pomeriggio dalla procura di Pavia -, l'uomo, nel pomeriggio del 1° ottobre, mentre si trovava da solo con la minore nella casa di Casarile (Milano), dove conviveva con la compagna e la figlia di lei, ha colpito e strattonato più volte la bambina". Cosa abbia scatenato la furia dell'uomo, resta ancora da chiarire. "La mamma della bambina, preoccupata per il fatto che non riusciva a contattare il compagno al telefono - si legge ancora nel comunicato della procura -, ha chiesto a sua madre di andare a controllare presso l'abitazione: una volta in casa, la nonna della bambina si è recata nella cameretta dove ha trovato la neonata e ha notato che aveva alcune ecchimosi sul volto e sul torace". "Le successive verifiche presso l'ospedale - spiega la procura di Pavia - hanno permesso di accertare la gravità delle lesioni, che consistono nella frattura del cranio, un'emorragia celebrale, e la frattura dell'omero e del radio, con prognosi riservata". "Il procedimento penale - conclude la nota della procura - sta proseguendo al fine di chiarire la dinamica del fatto e di trarre definitiva conferma degli addebiti mossi nei confronti dell'indagato".

Milano: I più letti