Milano, rapine di orologi di lusso: due fermati, uno è minorenne

Lombardia

Uno degli episodi contestati riguarda la rapina compiuta ai danni di una turista in via Montenapoleone

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Due giovani, un 22enne e un minorenne non in regola con i documenti, sono stati arrestati a Milano con l'accusa di aver compiuto due rapine di orologi. L'operazione è stata compiuta dalla polizia di Stato, al termine di un'attività coordinata dai pubblici ministeri del VII Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano e dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Milano.

Le rapine

Uno dei due fermati è ritenuto responsabile della rapina nei confronti di una donna in visita a Milano che attorno alla mezzanotte del 26 agosto è stata aggredita mentre si trovava in via Montenapoleone, strattonata e derubata del suo Audemars Piguet da 20 mila euro. Episodio, questo, per cui ieri il gip Natalia Imarisio ha convalidato il fermo del maggiorenne e disposto il carcere accogliendo la richiesta del pm Rosario Ferracane. Il 22enne, che durante l'interrogatorio davanti al giudice si è avvalso della facoltà di non rispondere, ha fornito un nome diverso rispetto a quello con cui è stato identificato e ha affermato di essere minorenne. Sul punto verranno effettuati ulteriori accertamenti. 

Le indagini

Secondo quanto accertato, sul loro cellulare i due, di origine marocchina, avevano cercato le immagini dei modelli uguali a quello che avevano strappato dal polso della turista per sapere più o meno il valore. È uno degli elementi che nei giorni scorsi ha portato la polizia di Stato a fermare i due giovani. Le tracce informatiche e i filmati delle telecamere di videosorveglianza hanno confermato i sospetti degli investigatori sui due. In merito alla rapina del 26 agosto nei cellulari degli indagati i poliziotti hanno rinvenuto anche fotografie ritraenti gli stessi con abbigliamento identico a quello indossato in occasione della prima rapina, nello stesso giorno e in orario perfettamente compatibile, nonché una foto di un modello di orologio uguale a quello derubato e forzato nella parte del cinturino, segno della violenza esercitata per scipparlo. Uno dei due, insieme a un complice al momento ignoto, è stato inoltre riconosciuto dai poliziotti come il responsabile di una rapina messa a segno in via Borgospesso lo scorso 14 settembre, quando gli autori hanno sottratto al legittimo proprietario un Patek Philippe modello Acquanaut. Sono in corso le indagini finalizzate a identificare altri complici ed episodi commessi dal gruppo di giovani nordafricani e consumati nelle ultime settimane.

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