Mise droga nell'auto della collega, condannato a 8 anni ex capo polizia locale

Lombardia

Salvatore Furci, ex comandante a Trezzano sul Naviglio, avrebbe fatto mettere da un complice, nel gennaio 2020, cinque dosi di cocaina nell'auto di Lia Vismara, comandante a Corbetta per vendicarsi, è l'ipotesi, del suo licenziamento

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È stato condannato a 8 anni di carcere Salvatore Furci, ex comandante della Polizia locale di Trezzano sul Naviglio, nel Milanese, imputato per aver fatto piazzare, nel gennaio 2020, da un complice cinque dosi di cocaina nell'auto di Lia Vismara, comandante della Polizia locale di Corbetta, per vendicarsi, è l'ipotesi, del suo licenziamento. Lo ha deciso il giudice del Tribunale Elisabetta Canevini che ha aumentato la pena rispetto ai 7 anni e 4 mesi chiesti dal pm Gianluca Prisco. Furci, visibilmente scosso, dopo la lettura del dispositivo ha affermato: "Otto anni quando non ci sono prove".

La sentenza e le accuse

Il giudice monocratico Elisabetta Canevini ha anche condannato Furci a 33 mila euro di multa, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e all'interdizione dagli uffici legali per la durata della pena. Oltre a trasmettere gli atti all'amministrazione di appartenenza del Furci, ha mandato pure gli atti al pm su una vicenda complementare emersa dal dibattimento. Il giudice, che depositerà le motivazioni in 90 giorni, ha disposto che il risarcimento a Lia Vismara venga liquidato con un giudizio civile e al momento ha indicato in 100 mila euro la provvisionale. L'avvocato Gabriele Minniti, che con la collega Paola Bonelli difende l'ex comandante di Trezzano, ha annunciato ricorso in appello dopo la lettura delle motivazioni della sentenza. Furci, che nell'aprile dell'anno scorso venne arrestato (ora ha l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ed è sospeso dal servizio), è accusato di calunnia e detenzione di droga per aver fatto piazzare da un complice (condannato in abbreviato a 3 anni e 4 mesi) la sostanza stupefacente nella macchina dell'allora sua comandante, Vismara, che non lo aveva dichiarato idoneo dopo un periodo di prova. Dopo questa valutazione, Furci non era stato assunto dal Comune di Corbetta e, oltre ad aver presentato ricorso al Tribunale del Lavoro, secondo l'ipotesi del pm, avrebbe deciso di incastrare la sua superiore.

Vismara: “Ho patito parecchio”

"Sono contenta, perché dopo due anni si è conclusa una vicenda che si è trascinata con risvolti che ci hanno fatto patire parecchio", ha dichiarato in aula Vismara commentando la sentenza. "Ottimo lavoro del pm - ha aggiunto Vismara - È encomiabile per come sia riuscito a ribaltare la situazione. Era una cosa insperabile dato che ero accusata di reati pesanti. Non credo però che sia finita qui".

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