Milano, falso allarme bomba: fattorino indagato per procurato allarme

Lombardia

L'uomo lo scorso venerdì ha fatto scattare l'allerta perché, mentre stava percorrendo In bici Via Larga per portare in un centro specializzato due batterie per biciclette elettriche da rigenerare, ha perso un pacco che, per l'impatto, si è incendiato e, per lo spavento, ha abbandonato il secondo plico sulla soglia di una vetrina degli uffici della compagnia di navigazione Moby Tirrenia che è stato inizialmente scambiato per un ordigno

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È indagato dalla Procura di Milano per procurato allarme il fattorino di un negozio di materiali elettrici che venerdì scorso ha fatto scattare l'allerta in quanto, attorno alle 8.30, mentre stava percorrendo In bici Via Larga per portare in un centro specializzato due batterie per biciclette elettriche da rigenerare, all'altezza del numero civico 26, ha perso un pacco che, per l'impatto, si è incendiato e, poi, per lo spavento, ha abbandonato il secondo pacco sulla soglia di una vetrina degli uffici della compagnia di navigazione Moby Tirrenia.

L'errata traduzione della scritta in arabo

Il caso, che ha fatto pensare al peggio, anche per via dell'errata traduzione della scritta in arabo su uno dei due pacchetti - inizialmente il significato dato è stato "scatta tra 3 minuti" poi si è capito che in realtà era "si scarica in 3 minuti"- ha portato a un blocco stradale per consentire agli artificieri di intervenire. Per questo il pool antiterrorismo guidato dal pm Alberto Nobili, che ha coordinato le indagini condotte in tempo record dalla Digos, sta valutando l'iscrizione dell'uomo pure per interruzione di pubblico servizio.

Forze dell'ordine intervenute in via Larga, all'altezza del civico 26, dove si trova il consolato libanese, dove sono state trovate due matasse di cavi elettrici e uno scatolone chiuso da scotch da pacchi abbandonati, Milano, 9 settembre 2020. ANSA/MARCO OTTICO

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