Milano, falso allarme bomba: pacchi sospetti in via Larga ma sono batterie per bici

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Inizialmente si pensava che nel pacco ci fosse un biglietto con una scritta in arabo: 'Esploderà fra tre minuti', ma si è trattato di un equivoco. Dentro non c'erano ordigni incendiari bensì batterie per bici elettriche mentre la traduzione corretta della scritta non è "scatta tra 3 minuti", ma "scarica in 3 minuti"

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Due pacchi sospetti sono stati trovati stamattina nei pressi di un palazzo in via Larga a Milano, al civico 26, in cui hanno sede il consolato libanese e la compagnia Moby Tirrenia. L'allarme è scattato dopo il rinvenimento, sul marciapiedi di via Larga, di un pacco da cui uscivano due matasse di cavi elettrici notato da un passante. Inizialmente è stato riportato che nel pacco c'era un biglietto con una scritta in arabo: 'Esploderà fra tre minuti', ma si è trattato di un equivoco. Non si trattava infatti di due ordigni incendiari bensì di batterie per bici elettriche mentre la traduzione corretta della scritta non è "scatta tra 3 minuti", ma "scarica in 3 minuti". Le indagini che hanno portato al chiarimento sono state svolte dal pool antiterrorismo guidato da Alberto Nobili. Secondo quanto accertato il pacco era stato 'perso per strada' dal dipendente di una ditta mentre si recava in un centro specializzato per riparare le batterie.

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Il ritrovamento 

All'interno della scatola trovata stamattina non c'era materiale esplosivo ma piccole bobine di cavi elettrici collegati a un temporizzatore che potevano incendiarsi all'interno. Secondo quanto riferito dalla polizia, attorno alle 8 un passante ha notato un blocco di batterie ministilo annerito dal fuoco e legate tra loro ai piedi del marciapiede, ed è quindi probabile che uno dei due ordigni incendiari abbia preso fuoco a poca distanza dalla saracinesca di una sede della compagnia Moby Tirrenia e del consolato libico. Come da prassi, sono stati inviati gli artificieri, un pacco è stato fatto brillare ed è stato chiuso al traffico il tratto di strada interessato. 

L'equivoco

Il fraintendimento è emerso dopo che la Digos ha sentito alcune persone, tra cui l'intestatario del numero di telefono scritto sul biglietto vicino alla scritta in arabo. Da quanto si è saputo, in sostanza, stamane un dipendente di un negozio di materiale elettrico, mentre si recava in bicicletta in un centro specializzato per riparare le batterie consegnate al suo titolare da due clienti, ha combinato un pasticcio. Arrivato in via Larga ne ha persa una per strada che ha preso fuoco. Dopo di che l'uomo, terrorizzato, è fuggito abbandonando anche l'altra batteria, ossia quella con la scritta e il numero di cellulare. L'episodio è avvenuto nel giorno in cui il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, era atteso alle 10.30 alla vicina Assolombarda per un incontro con gli imprenditori. L'evento si è svolto regolarmente mentre polizia e vigili del fuoco si occupavano di deviare il corso della circolazione a titolo precauzionale. 

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