Durante le indagini sono stati sequestrati 150 chili di hashish e 130 dosi di cocaina. Gli indagati sono accusati di aver venduto 275 chili di hashish e 13 di cocaina
Dodici persone (un italiano e 11 marocchini), sono state sottoposti a misura cautelare emessa dal Gip di Busto Arsizio (Varese), con l'accusa di far parte di due gruppi che gestivano traffico e spaccio di droga tra le province di Milano e Varese. Il blitz della polizia - che ha portato a un arresto in carcere, 10 ai domiciliari, e a un obbligo di firma - è scattato oggi all'alba. Durante le indagini sono stati sequestrati 150 chili di hashish e 130 dosi di cocaina. Gli indagati sono accusati di aver venduto 275 chili di hashish e 13 di cocaina.
Le indagini
È iniziata nel 2020 da un controllo del commissariato di Busto Arsizio l'indagine che ha permesso di smantellare i due gruppi criminali. Le due organizzazioni, pur operando autonomamente, gestivano anche 'affari' in comune. Il primo gruppo, base a Busto Arsizio, era gestito da due fratelli di nazionalità marocchina che, 'assumendo' connazionali come autisti e corrieri incaricati di consegnare la cocaina e incassare il denaro, cui erano garantiti vitto e alloggio, assistenza legale e trattamento di fine rapporto", auto "aziendale" e finanziamenti per acquisti in Marocco, erano in grado di rifornire quotidianamente decine di clienti. Il secondo gruppo - che operava in particolare nell'alto milanese ed era gestito da un italiano che assoldava connazionali, contribuendo al mantenimento delle loro famiglie se arrestati, fornendo auto a nolo o intestate a prestanome - gestiva invece il traffico di droga proveniente dalla Spagna, via Francia, attraverso il valico di Ventimiglia. Anche in questo caso i 'dipendenti' erano forniti di telefonini, e le loro auto erano dotate di gps per conoscere sempre la loro posizione.
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