Cremona Pride, polemiche per la statua della Madonna a seno nudo

Lombardia
©Ansa

La rappresentazione è stata giudicata blasfema, al centro delle contestazioni è finito il sindaco, Gianluca Galimberti, per il patrocinio concesso all'evento. Intanto, la comunità cristiana della città ieri sera ha organizzato in piazza un rosario con preghiera “per riparare - hanno detto i presenti - all'atto dissacratore"

ascolta articolo

Dopo il primo Cremona Pride scoppiano le polemiche per l'esibizione in corteo di una bambola travestita da Madonna, con i seni scoperti. Una rappresentazione giudicata blasfema, subito contestata sui social, dove nel mirino è finito in particolare il sindaco, Gianluca Galimberti, per il patrocinio concesso all'evento.

Il sindaco Galimberti: "Gesto isolato e offensivo"

"Sfilare con una statua della Madonna blasfema è per me inqualificabile e irrispettoso non solo verso chi crede e verso la storia della città, ma anche verso chi ha partecipato al corteo manifestando le proprie idee con rispetto", commenta Galimberti. "A quei pochi - ha aggiunto Galimberti, cattolico di sinistra - dico che esprimere le proprie posizioni deve passare dal considerare e rispettare quelle degli altri. Sempre. E dico che di quel gesto non c'era bisogno non solo perché è offensivo, ma perché alla fine fa più notizia l'errore, volgare e sciocco, di dieci incivili, che i colori e l'entusiasmo di migliaia di persone". A chi lo ha accusato di incoerenza, Galimberti ha risposto che "essere coerente per me passa dalla condanna ferma di quel gesto. Senza se e senza ma. Passa dal considerare che si è trattato di un gesto isolato, che non può e non deve inficiare la bellezza e l'importanza di quel corteo, ed è quello che il Comune ha patrocinato. Essere coerente significa anche cogliere gli spunti arrivati dalla piazza di sabato, e dall'indignazione legittima del giorno dopo, per rilanciare il confronto civile e costruttivo sui temi posti dal pride, sul modo che si ha ancora, anche a Cremona, di guardare la diversità sessuale giudicando e condannando prima che cercando di capire e incontrare l'umanità dell'altro". 

Madonna seno nudo, Pride Cremona
©Ansa

Le polemiche in città

"Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti" si è alzato il coro di diversi esponenti locali della destra, dalla Lega a Forza Italia a Fratelli d'Italia. E soprattutto, a sorpresa vista la riservatezza, è arrivata la critica garbata nei toni ma dura nei contenuti di Giovanni Arvedi, imprenditore dell'acciaio (del suo gruppo le acciaierie di Cremona e di Terni), patron della Cremonese appena riportata in serie A e mecenate che in città ha costruito, fra altro, il Museo del Violino. Di fronte alle immagini della "Vergine Maria" portata su un baldacchino con i seni di fuori, ha commentato che "questi simboli non hanno nulla a che vedere con la legittima tutela dei diritti e la lotta all'omofonia e alle discriminazioni. Sono immagini stonate perché offendono la sensibilità altrui', esprimendo "stupore e rammarico" per il fatto che nessuna autorità sia intervenuta.

Organizzato un rosario “riparatore” in piazza

Dopo le polemiche la comunità cristiana cremonese ha organizzato ieri sera in piazza del Comune, con un movimento spontaneo nato nelle parrocchie, un rosario con preghiera, “per riparare - hanno detto i presenti - all'atto dissacratore". Diverse decine i partecipanti, raccolti fra Torrazzo, Cattedrale e palazzo comunale. Intanto è atteso in giornata un intervento del sindaco, Gianluca Galimberti, finito nel mirino della politica per il patrocinio dato dal Comune alla manifestazione.

Milano: I più letti