Varese, donna stuprata dal marito: per la commissione Tributaria “non è grave”

Lombardia

Secondo l'ente le continue violenze, minacce e botte subite non sono un "caso di gravità estrema, assolutamente fuori da ogni possibile previsione, eccezionale ed inevitabile" e così la donna, 36enne, dovrà rimborsare all'Agenzia delle Entrate le agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa, presa con l'uomo, e poi venduta prima che fossero passati cinque anni

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Le continue violenze, minacce e botte alle quali era sottoposta la donna non sono un "caso di gravità estrema, assolutamente fuori da ogni possibile previsione, eccezionale ed inevitabile" secondo la commissione Tributaria di Varese che in questo modo ha deciso che una 36enne della provincia debba rimborsare all'Agenzia delle Entrate le agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa (presa con l'uomo) e poi venduta prima che fossero passati cinque anni.

Le violenze subite

Una decisione che le ha fatto male "non solo per il dolore fisico e psicologico che ho affrontato", ha raccontato la donna al Messaggero, ma "anche perché con la vendita della casa ho potuto ritrovare un po' di autonomia e mantenere il bambino senza l'ausilio di nessuno". La donna è stata violentata, costretta ad avere rapporti sessuali, picchiata, minacciata dal marito per anni prima di trovare il coraggio di denunciarlo. Da qui sono partite le indagini che hanno portato alla firma di un ordine di custodia cautelare firmato dal gip del tribunale di Busto Arsizio e, da parte del sindaco, di un trattamento sanitario obbligatorio. Una storia di tormenti che si è chiusa nel 2017 quando l'uomo, che era in una struttura psichiatrica, si è tolto la vita. Ma per la donna, le tribolazioni non sono finite.

La richiesta di risarcimento dell'Agenzia delle Entrate

Quando ha venduto la prima casa presa con il marito, l'agenzia delle Entrate le ha chiesto il rimborso delle agevolazioni fiscali perché non erano ancora passati cinque anni dall'acquisto. E per ottenerlo si è rivolto alla commissione Tributaria. La Commissione con sentenza del 22 febbraio pubblicata il 6 maggio ha dato ragione al fisco. "La legge che vieta la cessione prima di cinque anni - hanno spiegato i legali della donna Filippo Caruso e Giorgio Prandelli - prevede la deroga in caso di fatti gravi e imprevedibili, come ci sembra possa essere una vicenda terribile come una prolungata violenza sessuale e psicologica. Eppure abbiamo scoperto che per i tre giudici della commissione Tributaria di Varese un dramma come quello ben descritto dai carabinieri e dal Gip si possono considerare fatti non di estrema gravità".

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