
Reddito di libertà, le domande non accolte per limite di budget non saranno scartate
L’Inps, in un messaggio, ha chiarito che le richieste non percepite entro la fine dell’anno conserveranno la loro validità ai fini dell'accesso in caso di ulteriori finanziamenti. Il contributo è destinato a sostenere donne vittime di violenza e in condizione di povertà

Le domande per ottenere il Reddito di libertà che non sono state accolte per problemi di budget non saranno scartate a fine anno, ma saranno rivalutate se dovesse aumentare lo stanziamento. Lo chiarisce l'Inps con un messaggio
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La misura è finalizzata a sostenere, attraverso l'indipendenza economica, le donne vittime di violenza e in condizione di povertà nei loro percorsi di autonomia e di emancipazione
Il messaggio dell'Inps sul Reddito di libertà
Sulla base delle domande presentate, tramite il Comune competente per residenza, l'Inps - si legge nel messaggio - “eroga la prestazione assistenziale previa verifica della titolarità dello strumento di pagamento e della capienza del budget delle singole Regioni/Province autonome (secondo la ripartizione delle risorse finanziarie, pari a 3 milioni di euro)”
Reddito di libertà, il modulo per fare richiesta
Con il messaggio si comunica che, "a parziale rettifica di quanto indicato nella circolare, tutte le domande presentate e non accolte nel corso dell'anno per insufficienza del budget non saranno definitivamente scartate al 31 dicembre 2021”
Reddito di libertà, 400 euro al mese per le donne vittime di violenza
Pertanto, in caso di ulteriori finanziamenti del "Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza" nel corso dell'anno 2022, tali domande conserveranno la loro validità ai fini dell'accesso alle risorse e potranno essere istruite e liquidate secondo l'ordine cronologico di presentazione
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Il Reddito di libertà, spiega l’Inps sul suo sito, “consiste in un contributo economico, stabilito nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi”

Il Reddito di libertà può essere richiesto dalle donne residenti nel territorio italiano, cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Le donne straniere che hanno lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane

Il modulo per presentare la domanda per il reddito di libertà è disponibile sul sito dell’Inps e "deve essere presentato direttamente dalla cittadina interessata o mediante un rappresentante legale o un delegato, tramite il Comune competente per residenza"

Il Comune può acquisirlo collegandosi al sito dell’Inps e seguendo le indicazioni date nella circolare. Se la domanda viene accettata, l’importo viene accreditato sul conto corrente, libretto di risparmio o carta prepagata intestati alla cittadina che ne ha fatto richiesta