I giovani dovranno rispondere dell'accusa di invasione di edificio, deturpamento e imbrattamento e apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo per aver organizzato un party, il 31 ottobre di tre anni fa, in un salone davanti all'Aula magna dell'Università Statale
Sette giovani sono finiti a processo con le accuse di invasione di edificio, deturpamento e imbrattamento e "apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo" per aver organizzato, il 31 ottobre di tre anni fa, in un salone davanti all'Aula magna dell'Università Statale di Milano una festa di Halloween con tanto di "discoteca", vendendo anche "bevande alcoliche e super alcoliche" e chiedendo tre euro per ogni ingresso.
Il dibattimento
Oggi davanti all'ottava sezione penale del capoluogo lombardo si è tenuta un'udienza del dibattimento (iniziato già nelle scorse settimane) nella quale l'ateneo milanese, che figura come parte civile, ha chiesto un risarcimento danni agli imputati di 50 mila euro. Nei capi di imputazione a carico dei sette giovani, difesi dai legali Mirko Mazzali e Guido Guella, si contesta anche di aver occupato la Statale per far esibire quella sera del 2019 "tre differenti artisti, disk jockey e band" con musica "del genere trash/techno".
Le accuse ai giovani
L'evento abusivo, si legge sempre nell'imputazione formulata dalla Procura milanese, era stato chiamato "University Halloween night - Festa senza perdono vol.4". Alcune pareti, anche dei bagni, sarebbero state imbrattate con una serie di scritte, senza nemmeno tenere conto, secondo l'accusa, che "i locali dell'edificio pubblico" sono di interesse "storico e artistico" e che si tratta di un "edificio rinascimentale" voluto "dal Duca di Milano Francesco Sforza". Nella prossima udienza, fissata per il 24 maggio, dovrebbero essere ascoltati alcuni degli imputati.