L’imprenditore, arrestato a maggio per aver narcotizzato e violentato alcune giovani ragazze e per il tentato omicidio della ex moglie, si trova a San Vittore e in attesa dell’apparecchio necessario per essere trasferito in regime di detenzione in una struttura psichiatrica
È ancora nel carcere di San Vittore in attesa del braccialetto elettronico necessario per essere trasferito in regime di detenzione in una struttura psichiatrica, Antonio Di Fazio, l'imprenditore farmaceutico arrestato lo scorso maggio per aver narcotizzato e violentato alcune giovani ragazze e per il tentato omicidio della ex moglie.
Il braccialetto elettronico
Da quanto si è appreso il braccialetto elettronico dovrebbe arrivare dopodomani, mercoledì 23 febbraio. Dopo di che, come ha disposto il gup Anna Magelli, Di Fazio dovrebbe entrare in un centro del Crest.
La nota della procura
In una nota Riccardo Targetti, il procuratore facente funzione di Milano, ha voluto precisare che "le notizie di stampa secondo cui Di Fazio, imputato di numerose violenze sessuali, sarebbe stato scarcerato già giovedì scorso (17 febbraio 2022), sono errate. Di Fazio è tutt'ora detenuto presso il carcere di San Vittore e continuerà ad affrontare in stato di detenzione il processo con il rito abbreviato tutt'ora in corso". Il giudice Anna Magelli, "su istanza dei difensori e con il parere favorevole della procura, ha solo ordinato il trasferimento dell'imputato in una comunità protetta ad alta intensità di protezione, ove rimarrà in stato di detenzione con braccialetto elettronico e pertanto nella pratica impossibilità di muoversi e di comunicare con persone diverse dai difensori e dai familiari". Il comunicato, ha sottolineato Targetti, "si è reso necessario per rassicurare le vittime" alle quali "l'errata notizia della scarcerazione ha creato un gravissimo e giustificato allarme".