Si svolgerà alle ore 16.30 al caffè letterario Incipit23 insieme all’autrice Barbara Ainis e all’attrice Ottavia Piccolo che firma l’introduzione del volume. La partecipazione è libera fino a esaurimento posti: necessario il Green pass per accedere
Sabato 26 febbraio al caffè letterario Incipit23 in via Casoretto, alle ore 16.30, si svolgerà la presentazione del libro fotografico “Lo sguardo su Venezia” (edito da Incipit23) insieme all’autrice Barbara Ainis e all’attrice Ottavia Piccolo, che ne firma l’introduzione. Un appuntamento pomeridiano per poter osservare da vicino le immagini, i contributi eccellenti e le parole delle due donne nel volume, oltre che riflettere su Venezia, sul suo passato e sui suoi possibili futuri. La partecipazione all’evento è libera fino a esaurimento posti e sarà necessario il Green pass per accedere.
Il libro
“Lo sguardo su Venezia” presenta immagini tratte dall’Archivio Carlo Montanaro, alternate a fotografie della città lagunare e della vita privata dei suoi abitanti, temporanei o meno. Spazio anche alla riflessione con una serie di suggestioni da raccogliere seguendo, se si vuole, un ordine non necessariamente lineare. Pubblicato in occasione della prima assoluta del documentario omonimo dal quale è tratto (18 gennaio 2022, Teatro La Fenice, Venezia) e di cui la Ainis è autrice del testo, questo elegante volume ne riprende la struttura polifonica. L’autrice conduce il lettore in una riflessione storica, filosofica ed esistenziale su Venezia e sui suoi possibili futuri, dando inoltre spazio e voce agli interventi di molti e prestigiosi personaggi del panorama culturale internazionale con contenuti inediti.
I protagonisti del volume
Oltre all’attrice Ottavia Piccolo, c’è anche un intervento di Carlo Montanaro, studioso e critico cinematografico, oltre che grande collezionista di proto-fotografia e pre-cinema, che approfondisce il tema dell’evoluzione tecnica dell’immagine e della rappresentazione. Interventi anche di Pierre Rosenberg e Cesare de Seta, Donatella Calabi e Silvia Penati, Tomaso Montanari e Paolo Sorcinelli.
Il contenuto
Dal Grand Tour alla Belle Époque, dagli anni del turismo di massa fino al vuoto irreale della Piazza San Marco nei giorni del lockdown e della pandemia, Venezia ha conservato intatta la sua bellezza nel tempo, ma ha mutato profondamente la propria essenza, fino a rischiare di perderla. Condizionata dalla sua progressiva spettacolarizzazione, è arrivata a coincidere con la propria immagine mitizzata, tanto da far sorgere un dubbio lacerante sulla città, cioè se esiste ancora al di là di dell’osservazione che si ha su di essa e se Venezia è ancora in tempo per ripensare sé stessa e riappropriarsi della propria identità.
Chi è Ottavia Piccolo
Si definisce “una strana veneziana” Ottavia Piccolo. Cresciuta a Roma, ha lavorato nella capitale e a Milano con mostri sacri del teatro e del cinema. A Venezia è andata prima con Strehler e poi per assistere alla Biennale, e l’ha scelta ormai da molti anni come casa.